Magazine Giardinaggio

Regole di moralita' nell'economia: optional o stato di necessita?

Da Gioiafloraldesign
Ristabiliamo il principio del bene comune. Queste parole sono state espresse dall’economista americano classe 1923 Lyndon LaRouche durante una recente conferenza tenutasi lo scorso gennaio 2010 nello stato della Virginia negli Stati Uniti in cui ha illustrato la situazione dell’attuale crisi economica mondiale ponendo l’accento sugli errori che il governo Obama sta portando avanti disattendendo le speranze del popolo americano.  di Gessica Valota
Quello che è importante sottolineare è che LaRouche ha di nuovo richiamato la necessità di ristabilire il vecchio sistema economico introdotto nel 1944 a Bretton Woods dal presidente Usa Franklin Delano Roosevelt , ove furono poste le basi del miracolo economico del dopoguerra istituendo parità fisse tra le monete e ricapitalizzando le banche con credito pubblico destinato a finanziare grandi progetti di sviluppo. Il famoso New Deal.
Ha definito le Banche di Wall Street dei parassiti che andrebbero eliminati, essendo stati con le banche centrali europee i promotori di una globalizzazione che ha portato ad una speculazione e conseguente impoverimento delle classi più deboli.
La stessa situazione che vediamo oggi, quando si assiste alle grandi imprese che riescono ad accedere ripetutamente ai finanziamenti pubblici mentre le nostre piccole realtà del territorio sono lasciate morire di una lenta agonia.
Peccato che siano proprio le piccole realtà che hanno sostenuto nel passato la nostra economia con il lavoro ed il sacrificio dei piccoli imprenditori .
Le idee dell’economista LaRouche sono portate avanti in Italia dal Movisol il movimento internazionale per i diritti civili e la solidarietà, associazione fondata nel 1993 a Milano ed il cui vice presidente Claudio Cesari la nostra città aveva avuto il piacere di conoscere durante la conferenza tenutasi lo scorso 10 aprile 2008 al Palazzo dei contratti di Bergamo su invito dei giovani industriali di Apindustria Bergamo.
Claudio Cesari è il massimo esperto italiano della teoria Rooseveltiana, nonché direttore dell’EIR Strategic Alert e vicepresidente di Movisol.
Cesari espone con chiarezza i motivi che hanno portato alla situazione attuale di tracollo, basati su di un economia fittizia speculativa che nessun legame aveva con quella reale dei lavoratori e dei risparmiatori che nel frattempo venivano ingoiati dagli acquisti a debito così tanto facilitati dall’invasione delle carte di pagamento , e sulla delocalizzazzione delle imprese che ci vede oggi consumare senza aver prodotto.
E’ stata avanzata in Italia dal Movisol di cui Cesari è il vicepresidente una proposta di “legge sul Credito Produttivo”, basata sull’istituzione di una Banca produttiva ; un istituto pubblico che svolgerebbe il ruolo di Banca per le attività produttive allo scopo di finanziare con credito pubblico le imprese a tassi agevolati del 2/3%, la separazione delle banche ordinarie che offrono conti correnti e prestiti alle imprese dalle banche che svolgono attività finanziaria speculativa, nonché l’avvio di grandi progetti infrastrutturali che produrrebbero una nuova spinta ad una economia improduttiva.
IL concetto del credito alle imprese viene ribadito dallo stesso Presidente di Confidustria Emma Marcegaglia, ad ogni suo intervento, quale necessità prioritaria per le piccole e medie imprese che solo nella nostra città hanno visto la perdita di 10000 posti di lavoro nel 2009 ed oltre 5000 lavoratori che rischieranno di perderlo nel 2010.
Mario Draghi governatore di Bankitalia aveva affermato il 2/2/2009 che le crisi sono parte del funzionamento del mercato,come se le cose capitassero senza possibilità di intervenire e modificare i vecchi schemi mentali di azione.
E’ proprio questa mentalità basata sulla mancanza di valori morali che va combattuta. Fortuna che abbiamo il nostro caro vecchio superenalotto affiancato dalle innumerevoli sale gioco/scommesse per risollevare la nostra economia.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :