Ormai, purtroppo, ne ho di esperienza a riguardo… In quanti di voi si sono sentiti (stavolta realmente) presi per il culo? Quanti di voi sono andati a colloqui farlocchi, con persone che straparlavano e si reimpivano la bocca con paroloni tipo “internazionale” “aziende multinazionali”, “telefonia”, “fotovoltaico”, “contratti”, “amministrazione e comunicazione”, “vendita servizi”, ecc..? Questo articolo spero vi sia di aiuto, attingerò alle mie esperienze personali e alle conclusioni logiche che ne conseguono con la speranza di non farvi perdere tempo, benzina, denaro e pazienza inutilmente.Poco prima di Natale trovo un annuncio che sembra quasi interessante, dato che si tratta di un’azienda alla ricerca di personale in segreteria e nel reparto comunicazione. Arrivo al colloquio e ci trovo una ventina di persone che entusiaste gridano e sorridono, entrano a coppie in macchina e se ne vanno strombazzando il clackson. E già non quadra.
Entro nella “sede” e ci trovo musica a tutto volume, Danza Kuduro, per l’esattezza. E allora si che mi sento presa per i fondelli. Aspetto l’elegante mezz’ora di ritardo della tipa che mi avrebbe dovuto fare il colloquio e con Lady Gaga (ora va meglio direi) in sottofondo, lei mi racconta che c’è da vendere. Vendere, vendere, vendere, contratti telefonici e di energia nei centri commerciali di tutta la Toscana e della provincia di La Spezia (benzina e macchina mie, ovviamente), affiancata da un tutor che avrebbe guadagnato sui contratti da me stipulati. Io avrei guadagnato a provvigione e, se non avessi guadagnato un tot. al mese, avrei potuto dire addio al fisso di 300 miseri euro (questo già lo sapevo prima di fare il colloquio, scordatevi la possibilità che siano limpidi con voi).
A Pistoia, invece, avevo trovato un posto di lavoro nell’immobiliare. Che bellino.. peccato che per tre mesi avrei dovuto fare la porta a porta a suonare campanelli chiedendo “salve, siete interessati a vendere/affittare casa vostra? Guadagno stimato: non pervenuto. Guadagno su provvigioni sulle quali avrebbe guadagnato il “tutor”.
Ecco quindi per voi qualche dritta per non cadere nella rete delle truffe e dei lavori farlocchi.
DIFFIDATE DALLE AZIENDE CHE…
- hanno un sito pieno di faccine sorridenti e pollici alzati;
- non hanno un sito;
- si dichiarano “azienda leader nel settore” non specificando quale;
- fanno colloqui di gruppo con la musica a tutto volume;
- assumono facilmente chiunque;
- durante il primo contatto (spesso telefonico) non sono chiare con voi e non vi dicono con chi e per chi lavorano;
- durante il primo contatto hanno voci squillanti e chiare, allegre e simpatiche ma alla domanda “che cosa vendete esattamente?” vi diranno di passare in azienda per il colloquio conoscitivo, durante il quale avrete modo di conoscere gli obiettivi e l’impresa;
- si occupano della “gestione clientela” e “pacchetti clienti” non dichiarando di che tipo di clienti e pacchetti si parla;
- vi propongono una “giornata sul campo” affiancati da un tutor: sappiate che per quella giornata non guadagnerete un euro (il tutor invece si, se vendete qualcosa) e sarete costretti a spostarvi con la vostra auto e con la vostra benzina;
- hanno nella loro sede cartelloni e flayers raffiguranti facce felici e regoline d’oro per il venditore d’oro;
- richiedono una quota associativa;
- offrono “corsi di formazione” a pagamento;
- cercano tirocinanti (attenzione: spesso i tirocinanti sono assunti a titolo gratuito con finalità di assunzione, ma a cadenza trimestrale per svolgere i lavori più <<pallosi>> come telemarketing, call center e aggiornamento data base);
- che vi promettono cene aziendali da sturbo, gratis e ricche di fiumi di alcool, premi come viaggi di gruppo ai tropici e divertimento negli orari di lavoro;
- hanno balli e canzoncine di gruppo;
- si basano su un sistema piramidale: voi resterete sempre troppo piccoli per poter guadagnare seriamente. Chi guadagna è il tutor, o comunque il tizio che sta sopra di voi nella scala gerarchica della piramide;
Eccovi esempi di annunci poco chiari (NOTA: sono esempi di mancata chiarezza, in cui l’azienda non specifica in che settore lavora e cosa propone, che quindi vanno esaminati bene prima di stare a perderci tempo):
-” Cerchiamo giovani di talento, con spirito di iniziativa, spiccata capacità di lavorare in team, e orientati al problem solving. In un ambiente giovane e dinamico avrai l’opportunità di costruire la tua professionalità nelle aree Business Development, Consulting Program Management, System Integration, Web&Interactive Design, Service Management e nello staff interno. Ricerchiamo operatori esperti per attività di data entry da inserire in gruppo di lavoro giovane e motivato. Si richiede disponibilità immediata, ottima conoscenza nell’uso del computer” Paroloni anglofoni, che fa tanto yeah, ricerca di personale nuovo, giovane, dinamico e… numeroso. Verrete selezionati in massa e probabilmente assunti insieme, verrete mal pagati (se sarete fortunati) e sfruttati fino al midollo. Vi verrà insegnato come fissare il cliente negli occhi, porgli la penna in mano e indurlo a firmare contratti fittizi e poco limpidi.
-”La nostra Mission è lavorare in partnership con i nostri Clienti per un obiettivo comune: utilizzare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per affrontare la grande sfida del mercato globale. ” Ergo? Voi che ci avete capito? Chi sono? Cosa vogliono? Con chi lavorano? Che cosa vendono?
-”Cerchi lavoro? Cerchi una carriera professionale? Bene! Manda un tuo curriculum vitae per vedere in base alle tue capacità la posizione più adatta a te: ricerchiamo addetti alla vendita, gestione clientela e/o addetti campagne promozionali per una delle nostre 60 filiali. Anche prima esperienza. Orario completo.” Annuncio esageratamente ottimista, fa sembrare semplice ed immediata l’assunzione, cosa che puzza un pochino… Generalmente le intenzioni di tali imprese sono quelle di assumere promoter, venditori porta a porta e contrattisti telematici;
Ricordatevi che il lavoro non piove dal cielo, ma generalmente si mandano CV e veniamo ricontattati dall’azienda solo se interessata. Difficilmente succede che ci proponiamo via telefonica e che poi veniamo presi: quando ci sono selezioni e assunzioni di massa, siamo carne da macello usata per arricchire chi ci sta truffando, sfruttando il nostro lavoro ai limiti della legalità e spesso e volentieri vendendo contratti spacciandoli per altro. Un’azienda seria ha un sito ricco di informazioni, foto, filmati e contatti diversi a seconda dell’area di amministrazione; se telefonate per ottenere informazioni a 360° saranno ben lieti di illustrarvi il loro operato e le loro mission a breve e lungo termine. Un’azienda che lavora onestamente dichiara senza problemi con quali leader collabora, a che tipo di imprese si affianca e se non sono alla ricerca di personale, ve lo dicono senza rigirii di parole.
Dove si lavora seriamente, il lavoro viene riconosciuto e rispettato, non paragonato a una passeggiata o a una giornata entusiasmante piena di divertimento. Il lavoro è lavoro, per quanto possa essere quello dei vostri sogni, sarà comunque stressante, meraviglioso, assurdo, con orari folli e clienti pazzi, difficilmente le vostre giornate saranno “allegre chiacchierate tra amici”. Siete pagati per lavorare, non per trastullarvi. Diffidate sempre da chi vi offre un lavoro presentandovelo come un pomeriggio di chiacchiere e pasticcini.
NON FIRMATE MAI NULLA senza aver letto e riletto il contratto mille volte! Nessuno vi punta una pistola alla tempia, nessuno vi cronometra, quindi prendetevi il tempo necessario e leggete, leggete, leggete il contratto in ogni suo punto e cavillo! Se vi trovate in una situazione strana, un colloquio di lavoro poco chiaro, con persone che vi intortano e vi rintronano di paroloni e frasi sconnesse sulla grandiosità dell’azienda e sulla vendita di prodotti e servizi, non vergognatevi mai di fare domande. Chiedete tutto, chiedete con chi e per chi lavorano queste imprese, chiedete a quanto ammonta lo stipendio (perchè essere pagati non è un optional), quante ore di lavoro saranno, se si lavora in sede e, in caso contrario, se è previsto un rimborso spese per benzina o mezzi pubblici. Chiedete se c’è una copertura assicurativa (perchè a volte ammalarsi NON è reputato legittimo).
Se il lavoro vi piace, fatevi vedere interessati, fate domande intelligenti che si riferiscano alla mission aziendale, ai macchinari o ai programmi utilizzati, informatevi con la persona che vi intervista sulle modalità di inserimento in azienda e su eventuali briefing e corsi di aggiornamento, sorridete sempre e dimostrate di conoscere l’azienda.
Informatevi prima per quanto possibile con notizie prese da internet, dal sito aziendale, dal passa parola, perchè andare ad un colloquio senza conoscere l’azienda per cui ci si propone è da mentecatti.