Marta C. Flocco è nata a Milano nel 1975 e vive a Londra. Da sempre appassionata di letteratura fantastica e horror, ha iniziato scrivendo racconti di fanfiction ispirati a Tolkien e alcuni racconti di genere horror. Di questi, Gotiche rivelazioni è stato segnalato nell’edizione 2005 del Premio Lovecraft. Oltre a scrivere si interessa di pittura, digital art e web design. Rehlandea Figli del fuoco è il suo primo romanzo.
Autore: Marta C. Flocco
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Edito da: La Penna Blu
Prezzo: 15.00 euro
Genere: Narrativa Contemporanea, Fantasy Classico, Young
Pagine: pag. 228
Voto:
Trama: Vi fu un tempo in cui Xehrgon, imperatore della Stirpe Oscura, scatenò la guerra contro Rehlandea. La furia dei draghi infiammò le città degli Uomini e devastò le foreste della Stirpe Arborea.
Il nome di Rehlandea cadde nell’oblio.
Un’alleanza di Uomini e Arborei innalzò un’unica bandiera a guida di un disperato tentativo di difesa, ma quando la città di Namis venne distrutta, le sue ceneri disperse dal vento raggiunsero gli angoli più remoti del Continente. Ovunque giunse la notizia che l’ultima capitale del mondo libero era caduta.
Quattordici anni dopo, il Continente è un deserto puntellato di rovine e la Stirpe Arborea, sull’orlo dell’estinzione, è in guerra contro gli Uomini.
La speranza ha abbandonato i cuori dei sopravvissuti in un mondo dominato dall’odio. Fino ad oggi…
Recensione:
by Debora
Tanto per esaltare nuovamente l’importanza delle fiere, in particolare quelle della piccola editoria, volevo parlarvi di questo libro che ho subito adocchiato allo stand della casa editrice La Penna Blu, al Pisa Book Festival. Già sapevo che mi sarei diretta li perché questa piccola casa editrice è a mio parere molto seria e cura ogni piccolo aspetto dei libri che pubblica. Infatti la Penna Blu è molto rispettosa nei riguardi dell’ambiente poiché utilizza carta riciclata per la stampa dei suoi libri ed inoltre devolve, in beneficenza, 50 centesimi per ogni libro pubblicato.
Per quanto riguarda in particolare la cura di questo libro vediamo la splendida copertina realizzata proprio dall’autrice del libro ed all’interno anche una mappa dei luoghi in cui è ambientata la storia. Devo dire che nei libri fantasy, vorrei vedere moltissimi disegni e rappresentazioni dei luoghi in cui si svolge la storia, anche se, direte voi è meglio immaginarseli. Ma sono convinta, la mia fantasia non sarebbe limitata da delle immagini già confezionate nel testo.
Un’altra accortezza molto piacevole è stata quella di inserire all’inizio di ogni capitolo una breve poesia in rima che sembra accoglierci e darci il benvenuto.
Nella lettura di questo libro, già nelle prime pagine noterete come le parole fiamme e fuoco sono molto ricorrenti, in alcuni punti rischiano addirittura di infastidire il lettore per la eccessiva ridondanza. Ma andando avanti a leggere vi renderete conto che il fuoco è l’elemento chiave del libro, una caratteristica di alcuni personaggi ed è quindi una ripetizione necessaria. Ovunque c’è il fuoco e il suo colore predominante, il rosso.
Marta C. Flocco fa un largo uso delle descrizioni; è molto precisa, tanto che ci fa cogliere colori, odori, rumori e fattezze degli oggetti. Usa molti aggettivi e cura molto il linguaggio tanto che, spesso, ho dovuto riprendere più di una volta la lettura di alcune frasi, perché ero presa più che altro dalla bellezza delle frasi. Forse a volte, per questa caratteristica della scrittura dell’autrice, si rischia di essere distratti e di perdere alcuni frammenti della storia. La presenza di un po’ più dialoghi, che alleggerissero un pò il testo, forse non avrebbero fatto male.
La storia finisce troppo presto e lascia un po’ l’amaro in bocca; i personaggi potevano essere più lavorati e anche gli eventi della storia in alcuni punti mi è sembrato si svolgessero troppo velocemente. Marta C. Flocco è però un’autrice che certamente terrò d’occhio!