Le agenzie di rating «non sono istituti di ricerca imparziali» ma hanno dei loro interessi» e svolgono un ruolo che é in definitiva «é molto in linea con il capitalismo finanziario americano». È' quanto ha detto il vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn in un'intervista a una tv finlandese commentando la decisione di S&P di ridurre il rating di numerosi paesi europei. S&P, così come Moody's e Fitch, sono agenzie con base negli Stati Uniti e dunque, secondo Rehn, risentono di un'impronta americana nel loro approccio alla ricerca. Ancora più deciso l'affondo del portavoce dello stesso Rehn, Olivier Bailly, secondo cui «é strano» che i downgrade siano giunti proprio nel momento in cui «c'erano numerosi segnali positivi» sul fronte dei conti pubblici e del progresso verso una riforma della governance europea. Secondo Bailly l'intervento di S&P é dunque «incoerente e immotivato» ed é «sbagliata» la percezione che l'agenzia di rating americana sembra avere dell'evoluzione in atto in Europa, dove gli stati, ha spiegato il portavoce, si stanno concentrando anche sulla crescita e non solo sulle misure di rigore. (Radiocor) 16 gennaio 2012
Rehn: le agenzie di rating non sono istituti di ricerca imparziali
Creato il 16 gennaio 2012 da Maurizio Picinali @blogagenziePossono interessarti anche questi articoli :
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