Relativamente al commissariamento del Depuratore di Castellammare del Golfo l’ex Sindaco Marzio Bresciani non è per niente contento…

Creato il 11 gennaio 2016 da Diarioelettorale

ed ha tanto da dire e lo dice all’attuale sindaco Nicola Coppola:

““Egregio sig. Sindaco,

con il suo recente comunicato mi obbliga ad intervenire sui fatti amministrativi di Castellammare nonostante il mio costante impegno a restarmene in disparte. Infatti nel comunicato sulle vicende del depuratore, Lei lascia intravedere possibili responsabilità dell’Amministrazione Bresciani, e questo mi costringe, mio malgrado, a fare alcune osservazioni e precisazioni su tutta la vicenda.

E’ vero, e lo dico con un certo orgoglio, che abbiamo abbandonato il progetto di ristrutturazione del vecchio depuratore. Lo abbiamo fatto dopo avere integrato con 800.000 euro il finanziamento esistente di 4.700.000 per adeguarlo ai nuovi costi essendo il progetto piuttosto vecchio.

Realizzare la ristrutturazione dell’esistente sarebbe stato per noi facile ed immediato, ne avremmo probabilmente ricavato l’immagine di amministrazione operativa, ma avremmo realizzato un’opera inadeguata e che avrebbe compromesso irrimediabilmente l’area della Marina e quella portuale in genere.

Quindi abbiamo lavorato, e lavorato moltissimo, per una soluzione diversa più idonea per Castellammare. Quando si ama veramente il paese si cercano le soluzioni migliori, si lavora senza risparmio, e noi l’abbiamo fatto.

Abbiamo considerato varie ipotesi circa la possibile nuova ubicazione e non creda che sia stato facile arrivare alla soluzione finale!? Di ogni ubicazione possibile abbiamo considerato la fattibilità e il probabile costo e, abbiamo infine scelto quella, secondo noi, migliore per il paese, anche se costosa. Passavamo infatti da un investimento di 5.500.000 euro ad uno di 18.300.000 euro, più del triplo.

Lei crede che sia stato facile trattare con i vari organismi coinvolti (ATO Idrico, Agenzia delle Acque, Dipartimento Acque dell’Assessorato R.le al Territorio ecc., per finire con l’Ufficio R.le per la Programmazione Economica e poi con i Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia) e convincerli del fatto che Castellammare del Golfo meritasse (e lo merita!) un impianto di depurazione dal costo di oltre tre volte superiore a quello inizialmente finanziato?

Cosa crede sig. Sindaco, che nei vari uffici ci aspettassero tutti con il caffè, grati per la spesa triplicata che chiedevamo con determinazione, ma anche argomentando in modo intelligente sui motivi di una richiesta considerata molto elevata rispetto agli standard?

Tutto questo è stato fatto con lavoro e sacrificio, parlandone forse poco nei bar, ma operando nella chiarezza e nella trasparenza; infatti come Lei ha sottolineato esiste un atto deliberativo per l’abbandono del vecchio progetto, come esiste un atto deliberativo per l’approvazione del nuovo.

Le confesserò anche una mia volontà non scritta: se non fossimo riusciti ad ottenere quanto ci eravamo prefissati io mi sarei dimesso assumendomi tutte le responsabilità, come deve fare un amministratore che si rispetti.

Quando le ho passato la Fascia di Sindaco abbiamo lasciato alla sua Amministrazione un progetto preliminare del depuratore approvato e finanziato insieme al progetto delle fognature di Scopello (se si ama Scopello veramente, non solo a parole, si provvede per dargli un sistema fognario, visto che in estate Scopello galleggia sui propri liquami).

Il progetto preliminare aveva anche ottenuto i pareri favorevoli di molti Enti durante una conferenza di servizio organizzata dal Commissario dell’Agenzia Regionale delle Acque e dei Rifiuti svoltasi il 24/02/2012.

Fra gli altri c’erano anche favorevoli il parere urbanistico e quello del Responsabile Unico del Procedimento (il dirigente del III settore) che, essendo assente per malattia, aveva inviato una lettera di approvazione senza riserve. Tutti i documenti sono agli atti e se vuole li può facilmente consultare.

Avevamo anche lasciato tracciato e deliberato, (delibera 154 del 08/05/2013), l’iter da percorrere per redigere il Capitolato prestazionale relativo all’opera, con la collaborazione di una Università siciliana, cosa che avrebbe consentito di effettuare la gara d’appalto entro il termine allora previsto del 31 dicembre 2013. Il progetto definitivo sarebbe poi stato a carico dell’impresa che si sarebbe aggiudicata l’appalto.

Credo che questo nostro comportamento sia stato assolutamente responsabile nei confronti della collettività e dell’amministrazione subentrante.

Lei però già il 15 luglio del 2013, ad un solo mese dalla sua elezione, ha deciso di stravolgere il progetto, cambiando l’ubicazione del depuratore, non più in caverna, ma in fossa, spostandolo ulteriormente verso la diga foranea, con tutti i problemi che ne sono derivati.

Intanto lo stravolgimento progettuale ha dato luogo alle immediate dimissioni del progettista a suo tempo da noi incaricato, dimissioni di cui non avete tenuto alcun conto e che non vi hanno fatto riflettere; e poi vi siete impantanati affrontando, senza risolverli, gli altri problemi tecnici e urbanistici a cui improvvidamente siete andati incontro.

Inoltre, e questo è a mio avviso veramente grave, il cambiamento del progetto non è avvenuto alla luce del sole, ma è stato sancito in modo quasi casuale da una determina del Dirigente del III settore (n°277 del 22/08/2013) che fa riferimento alle nuove scelte progettuali intraprese da questa Amministrazione Comunale.

Poiché il Dirigente del III settore è la stessa persona che da RUP aveva espresso parere favorevole sul precedente progetto è legittimo pensare che sia stato sollecitato al cambiamento.

Sono stati ovviamente assegnati numerosi incarichi per il nuovo progetto preliminare, che però negli atti ufficiali manterrà per molti mesi il titolo attribuitogli a suo tempo da noi.

Quando si dice la trasparenza!!!!Mi auguro sig. Sindaco che Lei allora si sia posto il problema della legittimità degli atti amministrativi.

Comunque sig. Sindaco quando esistono motivi validi per cambiare un progetto e se si è ragionevolmente certi di poterlo fare senza perdere il finanziamento sono il primo a dire “si deve fare”!

Ma i motivi devono essere validi, non si può e non si deve rischiare il fallimento dell’opera sulla pelle del paese.

Quindi non ci si sottrae alla responsabilità delle decisioni prese, ma si lavora quanto necessario per portare il tutto felicemente a termine e, se questo non avviene, si deve avere la dignità di riconoscere gli errori e affrontare le eventuali conseguenze.

Noi così abbiamo fatto e ne approfitto per ringraziare ancora una volta coloro che mi hanno collaborato, prima di tutti il mio vicesindaco ed i miei assessori nessuno escluso, ma anche il segretario comunale con tutti i dirigenti e i dipendenti del Comune ed il Consiglio Comunale del tempo, e non solo per il depuratore o per il metano, ma per tutto quello che abbiamo seminato, in parte realizzato e tanto altro lasciato in eredità.

E allora sig. Sindaco mi permetta di parlarle quasi da fratello maggiore per età.

Non cerchi di scaricare su altri, precedente amministrazione o altri enti o tecnici o dirigenti comunali ecc., quelle che sono le conseguenze di sue scelte e quindi sue responsabilità.

Il commissariamento dell’opera del depuratore è un fallimento amministrativo ed è tutto suo.

Se avesse seguito il percorso tracciato avrebbe comunque avuto altri due anni e mezzo per risolvere eventuali intoppi e io gliene avrei dato merito.

Lei è il Capo dell’Amministrazione, Lei è il Rappresentante Legale del Comune ed è quindi responsabile di tutto quanto succede, può anche non piacerle, ma nessuno l’ha obbligata a candidarsi a Sindaco.

Non inneschi ancora inutili e sterili polemiche, segua il mio consiglio, lavori intensamente.

Con le difficoltà che attraversano i Comuni e di cui ormai si è reso conto, un buon amministratore per tentare di fare bene deve lavorare……lavorare….lavorare.

Le restano ancora due anni e mezzo, si dia da fare.

Cordialmente, in bocca al lupo.

Marzio Bresciani”


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