In tutte le scuola è iniziato da tempo il secondo quadrimestre e molti studenti stanno affinando le strategie per migliorare la media dei voti del primo periodo, cercando di finire in bellezza l’anno scolastico. Ecco una semplice formula che può aiutarli e che fornisce risultati sicuri perché deriva da dati sperimentali: “Se uno studente riduce di un terzo il tempo dedicato al cellulare e a internet, aumenta di un voto la sua media scolastica”. Questo è quanto emerge da un’indagine fatta alla fine dell’anno scolastico su un intero corso di liceo con circa 300 ragazzi. Le conclusioni sono sorprendenti: in media gli studenti passano 5 ore al giorno con il cellulare o davanti ad un video, con grandi differenze a seconda del rendimento scolastico. Escludendo i 104 minuti dedicati alla televisione, che sembra non incidano sul profitto, chi ha sei di media dedica 5 ore al giorno al cellulare e al computer, contro le sole 2 ore di chi ha la media dell’otto. Sono tre ore che fanno la differenza. Se guardiamo solo gli sms, quelli con la media del sei spediscono mediamente 100 sms al giorno, contro i soli 25 di quelli che hanno la media dell’otto. Gli studenti più giovani, e più deboli, sono anche quelli che passano più tempo con la tecnologia: 6 ore nelle classi prime contro 4 nelle quinte. Diversi alunni dei primi anni spediscono più di 200 sms al giorno! Questo tempo sempre crescente dedicato alla tecnologia, e tolto allo studio, potrebbe essere la spiegazione della continua riduzione dei programmi a cui sono costretti i docenti con il passare degli anni e le conoscenze sempre minori di chi accede all’università. L’indagine è stata svolta chiedendo ai ragazzi di indicare in modo anonimo il tempo dedicato alle varie tecnologie, la media scolastica del primo quadrimestre e quella presunta del secondo. Per semplificare i calcoli sono stati convertiti gli sms in minuti, supponendo che per leggere un messaggio ricevuto, pensare e scriverne la risposta, si impieghi mediamente un minuto. E’ interessante notare che l’unico dispositivo che non sembra influenzare la media scolastica è la televisione, forse perché non vincola l’attenzione, oppure perché obsoleta. Il tempo dedicato alle telefonate è poco rispetto alla quantità di messaggi spediti perché tutti gli studenti hanno delle promozioni sugli sms, sono pochi quelli che hanno promozioni sulle chiamate. Anche l’uso di internet è inferiore a quello che ci si aspetterebbe, questo è dovuto al fatto che molti degli studenti oggetto dell’indagine vivono in zone prive della connessione Adsl. Dai dati analizzati (vedi pdf allegato) risulta inoltre che circa il 5% dei ragazzi sono molto capaci e riescono bene a scuola pur dedicando molto tempo al cellulare e al computer, così come c’è un 5% con una media scolastica molto bassa malgrado li usino pochissimo. Queste sono eccezioni, il 90% degli studenti rientra nella media descritta e per loro vale la formula indicata. Il problema è anche un altro: la maggior parte degli studenti studia con computer o cellulare accesi, in questo modo vengono continuamente distratti dall’attesa o dall’arrivo di una mail o di un sms, perdendo la concentrazione. Durante lo studio questi dispositivi andrebbero assolutamente spenti o allontanati. Ruggero Da Ros
Magazine Informazione regionale
Relazioni tra uso del cellulare e media scolastica. Un'indagine di Ruggero Da Ros
Creato il 15 marzo 2013 da Www.marsala.it @@il_volatorePossono interessarti anche questi articoli :
-
L’acqua per l’irrigazione non subirà aumenti
In Sicilia l’acqua per l’irrigazione non subirà un centesimo di aumento. Lo ha affermato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Nino Caleca, incontrando i... Leggere il seguito
Da Comunalimenfi
INFORMAZIONE REGIONALE -
Tempo letto e tempo vissuto nelle pieghe di un romanzo a racconti. Recensione a...
Fabio Ciriachi, “Uomini che si voltano”, Coazinzola Press 2015Di MARTA ALBA ANCONAFra le molte qualità di Uomini che si voltano (Coazinzola Press, 2015) di Fabi... Leggere il seguito
Da Criticaimpura
CULTURA, SCIENZE, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Video. Enorme successo per la pizzeria “Spacca Napoli” in Corea del Sud
“Ma tu vulive ‘a pizza?” e in questo caso sarebbe più giusto dire “tu vulive fa ‘a pizza”, proprio come Yeongu Lee, il coreano innamorato dell’Italia ma... Leggere il seguito
Da Vesuviolive
INFORMAZIONE REGIONALE -
La famiglia è un nostro “made in Italy”. Roma, 20 giugno 2015 – Tutti a Piazza S...
di Eleonora MostiC’era una volta mamma e papà, che si sentivano ritratti nel modello famiglia “mulino bianco” e assicurati da uno Stato che, pur tra una “caduta... Leggere il seguito
Da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Musica, Parola, Pasta e NarcoGuerra Messicana
Un estratto dal libro NarcoGuerra. Cronache dal Messico dei Cartelli della Droga (Odoya, 2015) di Fabrizio Lorusso – Pubblicato sulla web-zine letteraria Nazion... Leggere il seguito
Da Vfabris
SOCIETÀ -
Miracolo! Movimenti, antagonisti e disobbidienti diventano Retakers. Sì, solo...
Dell'iniziativa Roma Comune vi abbiamo parlato qui ieri (a proposito ancora non siamo riusciti a capire dove si trovano i soldi per fare una mega campagna di... Leggere il seguito
Da Romafaschifo
INFORMAZIONE REGIONALE