In questa articolo verrà descritta la situazione in cui la scrupolosità (che caratterizza chi è vittima di un disturbo ossessivo compulsivo) si concentra su questioni quali religione, morale ed etica.
Il DOC nel passato
Uno dei primi riferimenti documentati di disturbo ossessivo compulsivo si trova in un sermone del 1691 del vescovo John Moore di Norwich, nel quale si parla di uomini e donne sopraffatti da pensieri indesiderati e tormentati da sensi di colpa e di vergogna. Tale condizione fu descritta come "malinconia religiosa." I preti, inoltre, avevano iniziato a notare che alcuni fedeli partecipavano al rito della confessione più volte al giorno e più volte confessavano gli stessi peccati e mancanze.
La paura più grande era il timore che tali peccati potesse metterli di fronte al giudizio divino e alla dannazione eterna. Il loro costante stato di penitenza e l'assoluzione erano in grado di fornire soltanto una fugace sensazione di pace ma non era sufficiente per eliminare la preoccupazione sperimentata.