Un rispetto, lo dico subito, non meritato. Lo affermo a costo di offendere i credenti che per caso dovessero leggere questo post. La religione è comunemente considerata molto vulnerabile, più di una qualsiasi ideologia non religiosa, cosi’ viene protetta con dogmi e tabu’. Tutto questo significa : « Di fronte a queste affermazioni non devi pensare. Il tuo cervello non deve funzionare. Devi accettarle cosi’ come sono. Se le critichi anche una sola volta, bestemmi e sara’ una volta di troppo. » Ecco un esempio dello status privilegiato che si reclama per lareligione. Altro esempio : potete avere 10 lauree in filosofia con brillantissime tesi contro gli orrori della guerra e non riuscire a essere accettati come obiettori di coscienza casomai dovessero chiamarvi alle armi. Ma se dite : « Obietto perché le mie convinzioni religiose mi vietano di fare la guerra », vi rispediranno a casa con tutti gli onori scusandosi per avervi disturbati, anche se tutta la vostra cultura consiste in un certificato di quinta elementare. Richard Dawkins ha scritto in un articolo su New Statesman : «Se i sostenitori dell’apartheid avessero avuto l'accortezza di dichiarare che la promiscuità razziale è contraria ai loro principi religiosi, c’è da scommettere che buona parte dell’opposizione si sarebbe inchinata rispettosamente. »
Ecco perché affermo che la religione non va rispettata più di qualsiasi altra ideologia quotidianamente sottoposta al vaglio della critica. I tabù mirano a paralizzare il cervello e un uomo che non pensa è indegno della sua specie.Il rispetto si merita con la forza delle idee, non nascondendosi dietro ai tabu' e opponendosi alla critica. Più la sfera del sacro è ridotta, più una società puo’ dirsi civile.
Dragor