E’ la seconda volta in un anno. A essere recidivi sono sia gli ebrei religiosi che indossano i tefillin in aereo, sia il personale di bordo che scambia i filatteri per pericolose armi di distruzione di massa.
Era già successo a gennaio in un volo interno americano (da NY a Louisville in Kentucky), e ora di nuovo, stavolta a bordo di un aereo della Alaska Flight da Città del Messico a Los Angeles. Tre passeggeri messicani si erano legati i tefillin (delle scatolette di pelle nera contenenti dei brani della Torà scritti su pergamena, che tutti gli uomini ebrei dovrebbero usare ogni giorno nelle preghiere quotidiane, legandoseli sulla fronte e sul braccio); il personale, scambiandoli per armi (forse pensavano che fosse dinamite?) ha dato l’allarme. L’aereo ha quindi fatto un atterraggio di emergenza e sono intervenuti vigili del fuoco con estintori e perfino l’FBI.
Ora, senza voler togliere nulla alla grandezza e alla potenza dell’Altissimo, non penso bastino delle preghiere per far saltare in aria un aereo o per far fuori nemici (veri o presunti).
Se così fosse, sai che record di fedeli?