Uno degli esordi più folgoranti che mi sia mai capitato di vedere. Tre storie ben calibrate, interessanti, si intrecciano alla perfezione e compongono un’opera organica che sottende argomenti di critica sociale (sceneggiatura di Guillermo Arriaga). Filo conduttore: i cani. Avete il coraggio di storcere il naso? Guardatelo, e vi ricrederete.
Questa commedia americana è perfetta per immergersi nel mood degli USA anni Ottanta. Colori sgargianti, spalline imbottite, una deliziosa Molly Ringwald, un superbo Jon Cryer (che ora è il formidabile Alan di “Due Uomini e Mezzo”), un fiume di stereotipi in contrapposizione (ricchi vs poveri, belli vs brutti, automuniti vs appiedati, feste in vs feste out) e una generazione di liceali confusa al punto giusto.
Per chi ha voglia di una commedia romantica on the road dove la ragazza ricca e inquadrata e il ragazzo un po’ sconclusionato, ma furbo e dal cuore d’oro, prima non si sopportano e poi si innamorano. Vi sembra banale? In questo film non lo è. Altro documento socio-antropologico del cinema USA sulla gioventù anni Ottanta, nonché uno dei pochi film decenti con John Cusack come protagonista.