Norimberga, 1824. Un giovane che non sa parlare e camminare viene abbandonato nella piazza di Norimberga. Ha una lettera nella sua mano e sa solo scrivere il suo nome: Kaspar Hauser. Dapprima la cittadina lo aiuta, ma poi lo sfrutta come fenomeno da baraccone per fargli ripagare gli sforzi economici fatti per mantenerlo. Kaspar verrà infine adottato da un medico che lo aiuterà a civilizzarsi, scoprendo in lui un animo sensibile e pieno di fantasia. Ma Kaspar verrà assassinato.
Piccola grande opera incentrata su un personaggio atipico, che con la sua purezza riesce a smascherare le convenzioni della società “civilizzata”. Misurato, a tratti struggente. Il capolavoro di Herzog.Searching for Sugar Man
di Malik Bandjelloul Documentario, 86 min., Svezia, GB, 2012 **** Sixto Rodriguez, cantautore statunitense d’origini messicane, incide tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta due album amati dagli addetti ai lavori ma non dal pubblico. In difficoltà economiche, continua dunque a lavorare come operaio. Ma, a partire dalla metà degli anni Settanta, a sua insaputa, grazie al passaparola la sua musica diventa famosissima in Suda Africa e Oceania. Non essendo mai stato intervistato, negli stati dove le sue canzoni sono ormai dei cult cominciano a diffondersi strane leggende sul suo conto, come quella per la quale Rodriguez si sarebbe sparato alla testa durante un concerto. Invece Sixto è vivo e vegeto, ma ancora impegnato a lavorare come operaio nei cantieri edili. Grazie ad un critico musicale messosi sulle sue tracce, Rodriguez riuscirà ad assaporare il successo che non aveva mai avuto. Sembra proprio un trama da film di fiction questa bellissima storia vera che si conclude con un’intervista a Rodriguez nella sua casa di Detroit, grazie alla quale apprendiamo che l’insuccesso non gli è mai pesato, che ha sempre cantato per amore della vita e che ha sempre vissuto in condizioni umili donando addirittura i proventi dei suoi ultimi fortunatissimi concerti ai parenti in difficoltà. Le sue stupende canzoni ci accompagnano per tutta l’opera facendoci capire quanto la vita possa prendere strade alternative rispetto ai nostri veri talenti. Rodriguez sembra non essersene mai disperato. Un esempio che ridimensiona le capacità di certi osannati cantanti contemporanei.