Questa settimana, visto che Anette al lavoro ha da fare un po' di straordinari, è il mio turno di gestire la logistica pomeridiano-serale con l'andare a prendere all'asilo e a scuola, gestire le varie attività, far si che le bimbe non siano denutrite e gestire la messa a letto di entrambe.
Ho quindi potuto notare che tendo a rendermi la vita facile.
Martedì ad esempio Eleonora aveva danza dalle 17:50 alle 18:40. Lo so che a fare un piatto di pasta ci si mette poco, ma perché complicarsi la vita quando ci sono i fast-food e le bimbe ne adorano sia il cibo che il giocattolino e puoi finire con un gelato cremoso ricoperto di salsa al cioccolato?
O mercoledì, che Eleonora era sfinita dopo gli allenamenti di calcio (che adesso durano 90 minuti) durante i quali Sofia è stata un angelo (come lo sono stati un paio di genitori che in alcuni momenti me l'hanno tenuta impegnata): una volta a casa abbiamo iniziato dal dessert, un bel gelato, così mentre cucinavo loro erano contentissime.
Oppure stasera, che ieri nonna Eivor mi ha chiesto se volevo che venissero a farci visita e sfruttare le ultime giornate di sole estivo per andare a fare un po' di orientamento. Ma certo! E così nonno Bosse è andato nel bosco con Eleonora, nonna Eivor si è offerta di stare a casa con Sofia e di fare da mangiare (io avevo già pianificato un facilissimo salmone al forno, lei lo ha cucinato) e io ho persino avuto un po' di tempo per prendere mappa e bussola e andare a fare un po' di orientamento da solo.
Per la buonanotte mi sono portato ogni sera le bimbe nel lettone. Quattro fiabe a sera, le stesse per entrambe. Poi ognuno nel suo letto.
Insomma, visto che combinare lavoro, interessi personali, vita di coppia e genitorialità a volte è un'impresa, perché non rendersi la vita più facile?