Magazine Cinema
Rendiamo grazie a Sam Raimi per averci regalato Michelle Williams in 3D
Creato il 25 marzo 2013 da Persogiadisuodi Sam Raimi,
USA, 2013
con James Franco, Michelle Williams, Rachel Weisz, Mila Kunis, Zach Braff Se ti piace guarda anche: Hugo Cabret, Parnassus-L'uomo che voleva ingannare il diavolo, Alice in wonderland, Shrek, Il mago di Oz. TRAMA Il grande e potente Oz è un mago da quattro soldi che si ritrova per caso nel mondo di Oz per salvarlo dal suo crudele destino: una malefica strega minaccia infatti la sua serenità e il suo trono. Per fortuna che ci sono due streghe buone che lo aiutano e gli indicano come sconfiggere la strega cattiva. Peccato che la strega cattiva in verità sia quella buona, le streghe buone siano cattive, ed esistono due regni di cui nessuno è minacciato ma lui dovrà lo stesso salvarli.. Un po’ confusi? Non preoccupatevi, il 3D e i fiori giganti risolveranno i vostri dubbi. Ma soprattutto c’è Michelle Williams. E Allora poca importa la trama. Poi c’è un bel 3D che rende tridimensionali le forme di Michelle Williams e dei magnifici effetti speciali. Ma l’effetto più speciale è Michelle Williams. E poi c’è Mila Kunis, ma quando vede Michelle Williams diventa verde dall’invidia perché Michelle Williams è proprio la principessa-fatina più bella, buona e saggia del mondo. E poco importa che Michelle non sia mai stata così inespressiva, perché non è mai stata così bella in un film che non sia uno dei suoi soliti film indipendenti d'autore che nessuno vede. E fra tutti gli ottimi attori sprecati, a trarne maggiori profitti è proprio lei, che con questo ruolo si porterà a casa il titolo di bellissima fatina, nonché un sacco di soldini e popolarità. RECENSIONE Il grande e potente Oz è soprattutto un grande spettacolo per gli occhi. E se Il mago di Oz, pietra miliare del cinema uscita circa 70 anni fa, ha segnato più di una generazione, questo nuovo film Disney diventerà un classico almeno per una generazione, il che mi sembra già un ottimo traguardo. Perché questa spettacolare fiaba ha tutte le carte in regole per soddisfare il suo pubblico, basta non voler mettere i puntini sulle "i". Nonostante il grande budget a disposizione, la produzione infatti pare aver risparmiato sugli stipendi degli sceneggiatori e investito tutto sull’aspetto visivo, probabilmente pensando che al pubblico infantile della fiaba potesse bastare, il che è anche il motto di un film in cui più volte viene ripetuto che ciò che conta è l’apparenza e non la verità. Ma chi risponderà alle domande dei bambini che continueranno a chiedere perché, perché e perché una volta che avranno digerito l’effetto ammaliante del 3D e dei colori?
E che dire degli attori, scelti tra i più bravi in circolazione e costretti a interpretare personaggi monodimensionali? Ma gli enormi, gravi buchi di sceneggiatura e i personaggi tagliati con l'accetta sono compensati da un aspetto visivo affascinante, davvero magico e potente, con un 3D convincente e con un’esplosione di colori e trovate visive azzeccate, nonché ammiccamenti cinefili che soddisferanno i critici e i cinefili delusi della trama: perché l’inizio in bianco e nero in 4:3 è una trovata arguta squisitamente artistica che non ha nulla a che vedere con la trama, mentre diegetico appare l’omaggio al primo vero inventore del cinema: Thomas Edison. Senza di lui e la sua pellicola infatti non ci sarebbero stati i fratelli Lumière e Meliès. Quindi almeno per questo dobbiamo complimentarci a Sam Raimi che è riuscito ad inserire una lezione di storia del cinema in un blockbuster per famiglie. VOTO: 7-
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