Magazine Politica Italia

Renzi a Rimini si dissocia da Berlusconi. Tu chiamala se vuoi ingratitudine

Creato il 26 agosto 2015 da Postik @postikitalia

Renzi a Rimini si dissocia da Berlusconi. Tu chiamala se vuoi ingratitudine

Riepiloghiamo questi ultimi giorni, ci vuole poco. Sabato scorso 209 appartenenti all’ upperclass italiana, imprenditori e notabili a vario titolo, acquistano una pagina del Corriere della Sera per sostenere Renzi.

La claque a quanto pare è aumentata, l’anno scorso erano solo 108; ma in fondo non è che i soggetti si siano spremuti molto le meningi: il sostegno per il presidente del Consiglio è totale e interessatamente pedissequo: sino ad ora il Matteone ex rottamatore ha fatto tutto bene, non ne ha sbagliata una – la qual cosa non solo è evidentemente falsa ma statisticamente impossibile – ma l’eroe può e deve fare di più.

E  per permettere al salvatore d’Italia – e a tempo perso d’Europa – è necessario sostenerlo e non remare contro, anzi “gufare”.

Insomma per questi 209 sciroccati, Renzi è una mano santa per tutto: lavoro, senato, scuola, legge elettorale, punture di zanzare, piedi dolci e, neanche a dirlo, in lavatrice smacchia che è una bellezza. Una adesione così smaccata e “acritica” non può non essere quantomeno sospetta per chi ha un minimo di senso critico. O no?

Non si può fare a meno di notare che il dibattito politico ha subito un’ulteriore e triste involuzione; dalla genuflessione neuronale – lautamente retribuita – inaugurata dal berlusconismo si è arrivati ad una sorta di retorica ridicola ed elementare, forse meno patinata, ma dai tratti più infantili e, perché no, anche un tantinello gretta.

Fare propaganda ora è più semplice, non c’è bisogno di grandi strategie comunicative, basta sciorinare lodi a 360 gradi ghettizzando chi contesta definendolo “Gufo lamentoso”.  In pratica se prima la classe politica aveva il sospetto che fossimo degli emeriti idioti ora ne è proprio certa e non si fa più scrupoli. Adesso si sente in pieno diritto di paracularci senza neanche nasconderlo più di tanto.

In fondo la cosa è anche comprensibile: il livello del dibattito politico in questo paese è direttamente proporzionale alla qualità delle menti in campo: se ci governano degli incapaci meschini il linguaggio sarà di conseguenza altrettanto mediocre e ipocrita …  ça va sans dire.

Quindi ecco spiegato come mai in questo mare magnum di ostentata mediocrità il Renzismo germoglia e sguazza che è un piacere.

Anche a questo proposito Matteo Renzi non si è risparmiato. Infatti proprio ieri ci ha regalato un preziosissimo esempio di povertà politica quando contornato da ciellini osannanti ha inutilmente tentato di dissociarsi dal berlusconismo. L’operazione è  stata semplice, è bastato dire in uno dei luoghi con il più alto tasso di lobbyzzazione per centimetro quadro che lui è buono bello e bravo perché ha fatto le riforme mentre Berlusconi ha immobilizzato per vent’anni il paese.

Ovviamente  al meeting di Rimini non si contesta né si pongono domande, barbarie da autonomi dei centri sociali , poi questi affaristi della fede risolvono il problema a monte, gli indesiderati non li invitano proprio, quindi il premier, in quel consesso tutt’altro che ostile, si è potuto dare ad una logorroica pazza gioia omettendo di ricordare che senza l’appoggio di Berlusconi non avrebbe neanche governato.

Lo smemorato di Rimini ha dimenticato di botto la “profonda sintonia” del Nazareno … lui tapino e disgraziato ha totalmente rimosso che dalla ha sua berlusconiani di razza come Verdini e D’Anna e che nel governo pascola e pasce “beotamente beato” un bel gregge di inetti ereditati per direttissima dal cavaliere.

Renzi in pratica campa alle spalle del berlusonismo da un anno e mezzo ma va a dire in giro di non avere nulla in comune con Silvio? Che doveva fare di più per Matteo il cavalier aberrante? Comprargli il Pd? Che colpa ne ha  Silvio se il partito democratico lo ha fregato sul tempo e si è venduto da solo?  Ma questa è ingratitudine bella e buona! Al cambio 80 euro saranno circa trenta denari.

Eh su Matteo, un minimo di riconoscenza. E poi questa storia di mettere il berlusconismo e l’antiberlusconismo sullo stesso piano: ma se per anni sulla rottamazione e sul “Berlusconi è game over” c’hai campato di rendita ora che fai … “gli batti i pezzi” come direbbero i Casamonica? Questo è sputare nel piatto dove si mangia … e il bello è che ci mangia ancora!  Questo è il guaio dei bugiardi cronici, iniziano a credere davvero alle minchiate che dicono. Che Brutta cosa!

Tutto  questo senza tener conto del fatto che senza il berlusconismo mai si sarebbe giunti a un livello così basso e mediocre di gente al potere, peggiori dei politicanti di ventura. Quindi se Renzi esiste lo deve anche all’ambiente politico in cui è cresciuto – in cui tutti noi siamo cresciuti -, un ambiente che ci ha assuefatti a tutto il peggio, a quel peggio così radicato che oggi ci sembra “quasi naturale”. Un crimine culturale e generazionale che non verrà mai punito.  Ecco cosa succede a frequentare brutta gente!

Ed ecco giunti al capitolo finale, la ricerca del consenso nascondendo ai media che inizi a stare un po’ sui cosiddetti alla gente.

Se da un lato Renzi a L’Aquila è costretto letteralmente a scappare dai manifestanti, visto che da 18 mesi il suo governo – come i precedenti – non ha mosso un dito per quella città ormai divenuta fantasma, dall’altro promette tagli di tasse inverosimili. Qui la dicotomia della menzogna: minimizzare con battute infantili e fuori luogo sul fatto che un’ intera cittadinanza esasperata dall’abbandono dello stato gli si è rivoltata contro e dieci minuti dopo promettere l’impossibile per raccattar voti. Sinceramente … dov’è la differenza col Berlusconismo?

commenta: Renzi a Rimini si dissocia da Berlusconi. Tu chiamala se vuoi ingratitudine

fonte foto: Natangelo


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog