Renzi: arrogante bullo in Italia, insignificante e irrilevante in Europa

Creato il 13 febbraio 2015 da Veritaedemocrazia

Renzi, bullo di periferia by Luca Peruzzi


I principali fatti di questi giorni - la mattanza dei migranti nel Mediterraneo, la trattativa sull'Ucraina e quella sulla Grecia - rivelano, tra le altre cose, il carattere ridicolo e cialtronesco della politica estera di Renzi e quanto sia irrilevante ed insignificante il suo ruolo in Europa.
I migranti continuano a morire a centinaia in mare nel disperato tentativo, spinti dalla guerra e dalla fame e vittime di criminali trafficanti di esseri umani, di raggiungere le coste italiane. Si tratta di una questione che colpisce, sul piano etico e su quello del dovere di soccorso e di assistenza, anzitutto il nostro Paese ma che dovrebbe diventare, come detto da tutti milioni di volte, una questione europea (in termini di mezzi, di risorse, di uomini e di donne da impiegare nelle operazioni di soccorso e, soprattutto, di politiche comuni che riescano a rimuovere le cause che spingono tante persone a rischiare la morte pur di fuggire da un'esistenza disperata e tragica). Risultati di Renzi sul coinvolgimento dell'Europa: nessuno.
L'Italia è tra le prime tre-quattro economie più importanti dell'Europa ma i propri specifici interessi nazionali non trovano alcun riconoscimento nell'ambito dell'Unione: sul debito pubblico, sulla fine dell'austerità, sulla compensazione degli squilibri commerciali intraeuropei, sulla necessità di difendere il nostro sistema produttivo nell'industria e nei servizi. Anche da questo punto di vista l'azione di Renzi è un totale fallimento: il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea, annunciato dai media come un evento epocale che avrebbe segnato i destini del mondo, non ha portato alcun risultato salvo la blanda tolleranza delle Istituzioni comunitarie rispetto all'occultamento dello sforamento italiano dei parametri del bilancio pubblico. Tsipras e Syriza alla guida di un Paese economicamente debolissimo (il 3 per cento del PIL europeo) hanno dimostrato, quando si ha la volontà e la capacità di farlo, come si riesce a far ascoltare le proprie ragioni. Evidentemente l'esito di questa trattativa (guerra) è totalmente incerto ma la differenza tra chi fa sul serio (Tsipras e Varoufakis) e chi è solo un ridicolo parolaio (Renzi) è emersa in modo eclatante.
Crisi ucraina: di fronte al pericolo tangibile di una escalation militare nel cuore dell'Europa e, comunque, di fronte ai rilevanti danni economici conseguenti alle sanzioni contro la Russia, Germania e Francia (la Merkel e Hollande) hanno buttato all'aria la retorica della politica estera comune dell'Unione Europea ed hanno preso direttamente in mano la questione sedendosi personalmente al tavolo della trattativa con Putin e Poroshenko. Ruolo dell'Italia e di Renzi: inesistente. La Mogherini, la cui nomina ad l'Alto Commissario alla Politica Estera dell'Unione era stata spacciata da Renzi per un grande successo nazionale, ridotta ad un inutile soprammobile.
Questo è il personaggio Renzi: un bulletto di periferia che fa il gradasso e può mostrare la sua arroganza in Italia solo grazie alla complicità dei maggiori media ed alle regole truffaldine (nelle elezioni politiche e nelle primarie del PD) che gli hanno consentito di impossessarsi del potere.

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