Renzi e il condannato: House of Cards o Mario Puzo?
Creato il 23 maggio 2015 da Alessandromenabue
E così Renzi è calato ancora una volta su Salerno per perorare la causa di Vincenzo De Luca, candidato governatore dem alle regionali campane che si svolgeranno domenica prossima. De Luca è condannato in primo grado per abuso d'ufficio ed è imputato in due procedimenti con un elenco di accuse che susciterebbe l'ammirazione - e forse perfino un pizzico di invidia - del galantuomo Denis Verdini, altro grande amico del premier: corruzione, truffa aggravata, falso, associazione a delinquere, concussione, abuso d'ufficio, falso ideologico e lottizzazione abusiva. Le vicende giudiziarie di De Luca sono ormai note a tutti gli italiani, anche ai sassi. E tutti (anche i sassi) si interrogano sull'opportunità di candidare un uomo a cui non si sarebbe dovuto permettere di partecipare nemmeno alle primarie del partito. Tutti tranne Renzi, che continua a difendere a supercazzola tratta il candidato-condannato-imputato. La nuova strategia è quella del così fan tutti: "Leggere a dieci giorni dal voto dirigenti nazionali del Pd attaccare De Luca sulle Tv nazionali non mi fa arrabbiare, mi fa sorridere. Magari sono gli stessi dirigenti nazionali che vennero in processione qui per chiedere a De Luca di sostenere Bersani alle primarie 2012: allora non erano impresentabili quei voti. Magari sono gli stessi dirigenti nazionali nelle cui mani De Luca ha giurato come vice ministro nel 2013". Renzi ha ragione: sia Bersani che Letta non hanno avuto scrupolo alcuno nel servirsi di quel bacino di voti (tantissimi) garantiti dal ras campano. Eppure ci era parso di capire che nel
2013 Renzi avesse vinto le primarie promettendo, tra le altre cose, di porre fine a certe discutibili usanze politiche: ecco, non ci pare che l'ennesimo scambio di effusioni tra il premier e il candidato-condannato-imputato (e taciamo, per carità di patria, sui tanti impresentabili legati alla malavita nelle liste collegate a De Luca e sui noti accordi indecenti stipulati in alcune realtà siciliane) rappresenti quella svolta verso una politica trasparente che i cittadini da tempo reclamano. Di questo passo la narrazione della politica renziana, più che a House of Cards, finirà per somigliare a certi romanzi di Mario Puzo e Nicholas Pileggi.