Renzi è peggio di Berlusconi, parola di Landini.

Creato il 30 marzo 2015 da Freeskipper
La Fiom scende in piazza sotto la guida del leader delle tute blu Cgil, Maurizio Landini, contro il Jobs act, per difendere il lavoro, i diritti, la democrazia. Contro il governo Renzi e le sue politiche sbagliate. “Questo è un esecutivo che sta facendo anche peggio del governo Berlusconi. Sul lavoro Berlusconi si è fermato, Renzi no!”, attacca lo stesso Landini dal palco di piazza del Popolo da dove promette l'inizio di "una nuova primavera" del lavoro e dei diritti, lancia la sfida non solo all'esecutivo "padronale" ma anche alla Confindustria la cui "ricetta", dice, “non darà al Paese né ripresa né occupazione”, e da dove rilancia la proposta della coalizione sociale: "Uniamo ciò che il Governo divide", mettendo insieme "associazioni, movimenti, persone". Quella necessità di unione, a partire da "tutti i lavoratori", che è nello slogan stesso scelto per la manifestazione 'Unions!'. Landini, chiudendo l'intervento dal palco, sostiene "un nuovo modello di sviluppo, una riforma democratica del sindacato, coinvolgendo altri soggetti e allargando la rappresentanza: è quello che dobbiamo fare, è la risposta più forte ad un Governo che ha già fatto la sua coalizione sociale con Confindustria e Bce". "Ci siamo stancati di spot elettorali, di slide e balle - esordisce nell'attacco al governo - perché bisogna avere il coraggio di dire la verità e di cambiare veramente il Paese", ma "senza di noi questo Paese non si cambia, si peggiora". E promette che la lotta andrà avanti, per la "ri-conquista dei diritti cancellati", come si legge sulle t-shirt preparate dalla Fiom per l'occasione: "Vogliamo contrastare il Jobs act sia sul piano contrattuale che legale e legislativo, non escludendo alcun tipo di intervento" (un referendum abrogativo), aggiunge Landini rimarcando l'obiettivo di difendere i diritti e il reintegro dell'articolo 18 anche con un nuovo Statuto dei lavoratori. Così come sulle pensioni dice che "dobbiamo riaprire la battaglia: ottenere la riduzione dell'età pensionabile e ripristinare le pensioni di anzianità". Bisogna ragionare sulla "riduzione degli orari di lavoro" e fare "investimenti, pubblici e privati", altrimenti posti di lavoro "non li crei". Perché "ci stiamo battendo non per 79.000 assunzioni, ma per la creazione di milioni di posti di lavoro".