Renzi si può candidare. Dall’Assemblea del Pd il via libera al sindaco di Firenze. Legge anticorruzione, pronto il blitz del Pdl.

Creato il 07 ottobre 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Si torna alla prescrizione breve anzi, brevissima. Praticamente un lampo. Berluspony e Penati sotto inchiesta? Prima ancora che scatti il rinvio a giudizio, zac: prescrizione. Più veloce della luce, di Spiderman e di Supermanmessi insieme, l’impunibilità dei corrotti e dei corruttori, dei peculanti e dei peculati, dei concussi e dei concessori avviene prima ancora che la legge possa essere applicata e i colpevoli financo indagati. In Italia, si sa, soprattutto dal punto di vista giudiziario è meglio prevenire piuttosto che combattere e Silvio, in tutti questi anni, ci ha insegnato che le regole del gioco si possono cambiare in corso d’opera. Ora. Resta la domanda che ci facciamo sempre più spesso e alla quale nessuno è riuscito ancora a dare una risposta: chi non vuole che i corrotti e i corruttori vengano puniti cos’è? Un garantista matricolato e immarcescibile o un corruttore o un corrotto? Questo è il quesito che ci poniamo quando qualcuno si oppone alla legge contro l’omofobia, la pedofilia, la tortura. Per comparazione diteci voi chi sono e come possono definirsi. Finalmente nel Pd si comincia a ragionare. L’assemblea dell’Ergife, quella che secondo i renziani avrebbe dovuto rappresentare la diga contro il dilagare prepotente dell’uomo di sinistra più amato dalla destra, si è risolta secondo la democristiana regola del buonsenso. Sospensione dell’articolo 18 dello statuto del partito, quello che sancisce che il segretario è l’unico candidato premier dei democrat, e via libera alla candidatura di Matteuccio il quale, in barba anche alla buona educazione, invece di andare all’Ergife a difendere la sua posizione, se n’è rimasto in Puglia in camper, a raccogliere le olive di Bitonto. E dire che in parecchi hanno provato a inserire nel regolamento delle primarie ostacoli di vario genere e natura ma, alla fine, è prevalso l’acume politico di Piergigi Bersani che sa perfettamente che le falangi del vecchio Pci saranno come sempre determinanti. Come una doccia scozzese, è piovuta invece sull’Ergife l’ennesima dichiarazione del Pierfy Casini furioso: “Nessuna alleanza è possibile con chi in Regione Lazio sta stringendo patti con Sel e l’Idv”. Si reitera il refrain di un personaggio solitamente avvezzo ad alzare il prezzo della sua prestazione d’opera politica, un co.co.co. che, assolutamente fuori dalla storia e dai contesti sociali ed economici, continua a fare il democristiano doroteo come se nulla fosse successo e la Balena Bianca esistesse ancora. Altro che Terza Repubblica appena accennata dal Professore, qui siamo ancora ai giuramenti nelle sagrestie delle chiese romane agli inizi degli Anni ’60.

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