Renzi: “Sulle unioni civili pronto a mettere la fiducia”

Creato il 21 febbraio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

“Siamo ad un bivio: o auspicare che M5S non abbia la sindrome di Lucy e voti la legge o tentare un accordo di governo con un emendamento su cui sono pronto a mettere la fiducia. Deciderà il gruppo e sono disponibile a partecipare all’assemblea del gruppo da qui a martedì”. E’ la proposta di Matteo Renzi all’assemblea per uscire dall’impasse sulle unioni civili.

Renzi: “Sulle unioni civili pronto a mettere la fiducia”. ”In una certa fase era giusto intervenire in modo strong ma non possiamo pensare che ci sia chi fa la lezioncina senza rendersi conto che è in ballo la partita del nostro futuro e dei nostri figli. Noi abbiamo fatto il jobs act e non gli esodati, l’Expo e non i marò, abbiamo tagliato allo Stato Centrale e non ai Comuni, abbiamo scelto la crescita e non l’austerity, portato flessibilità per 16 mld a chi sosteneva il fiscal compact. Noi siamo la politica e non la tecnica e dobbiamo essere orgogliosi”. Così Renzi all’assemblea Pd. ”Ci dicono – ha proseguito – che non abbiamo fatto spending review. Vi dico solo che Cottarelli aveva proposto 20 mld di tagli, noi ne abbiamo fatti 25. E se tagli 25 miliardi di spesa pubblica è pacifico che il Pil non cresce a sufficienza perché parte viene dalla spesa pubblica”. Così Matteo Renzi ribatte, all’assemblea Pd, alle critiche della Corte dei Conti sull’entità della spending review del governo.

Per il presidente del Consiglio, “oggi la realtà dice che l’Europa è ferma, ha bisogno di essere rimessa in moto e anche dal punto di vista economico ha bisogno di una strategia non semplicemente incentrata sugli egoismi di qualche paese dominante che non riesce ad avere una strategia valida per tutti”. “Nell’assemblea di Milano a luglio in piena Expo lanciammo una provocazione sulle tasse, dicemmo che abbassarle è un qualcosa di sinistra – ha aggiunto Renzi – . In Italia se cerchiamo un qualsiasi istituto di sondaggi vediamo che la parola destra è associata ad abbassamento delle tasse, sinistra all’innalzamento delle tasse. Ma è vero il contrario: in Italia il partito delle tasse è la destra, il partito che ha abbassato le tasse è il Pd”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi all’assemblea Pd.

Il premier è anche intervenuto sul caso Regeni, il giovane ricercatore italiano morto in Egitto: “Non accetteremo una verità artificiale e raccogliticcia: siamo l’Italia e non accetteremo mai una verità di comodo. Non c’è business o realpolitik che tenga, non è un optional la verità per Giulio”. “Abbiamo scelto di tenere fortemente vivo il ricordo di Valeria Solesin – ha proseguito Renzi – e con Francois Hollande abbiamo deciso di dedicarle il vertice bilaterale annuale tra Italia e Francia che si svolgerà a Venezia quest’anno l’8 marzo, perché Valeria aveva studiato i temi della donna. L’8 marzo ricorderemo i tragici fatti di Parigi e quella ragazza”. (ANSA)


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