Renzi, un prete travestito da comunista

Creato il 06 marzo 2014 da Dragor

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  PER FARSI GOVERNARE, ormai  gli italiani possono solo scegliere soltanto fra preti di destra e preti di sinistra, che poi sono la stessa cosa. Da qualunque parte si girino, il panorama politico gli offre soltanto preti. L’ultimo della serie si chiama Matteo  Renzi e viene da Comunione e Liberazione. Si è presentato dicendo « voglio rottamare la vecchia Italia per farne una nuova». Be’ , cominci a   rottamare i preti degli ospedali che scroccano 2700 euro al mese per raccontare le loro frottole ai moribondi.  A rottamare l’insegnamento nella religione nella scuola di Stato. A rottamare i crocefissi che infestano gli ospedali, le scuole e i tribunali della Repubblica. A rottamare i contributi dello Stato alle scuole religiose. A rottamare l’interferenza dei preti nella politica. A rottamare la circoncisione e il macello rituale.  A rottamare il Concordato.  A rottamare i 7000 miliardi che i preti costano ogni anno ai contribuenti. A rottamare la ragnatela di privilegi dei preti, sequestrare le loro ricchezze e darle ai bisognosi. In poche parole, cominci a trasformare l’Italia in un paese dove si possa respirare aria non ammorbata dall’incenso.  Invece questo Camillo travestito da Peppone ha dato sfogo alla sua anima di baciapile, dicendo al vescovo Betori  «la religione non dev’essere relegata nello scrigno del privato ma avere uno spazio nella sfera pubblica.» Ma che bravo, ha imparato bene la lezioncina di Comunione e Liberazione. Per darvi un’idea Jacques Chirac, che in privato era più bigotto di una beghina, come presidente ha detto alla TV: “Non voglio vedere una sola croce fuori delle chiese e una sola mezzaluna fuori dalle moschee.» Questo è un uomo di Stato, Renzi è un uomo di oratorio.

    Dragor


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