La Georgia, nell’ottica di una futura adesione all’Ue, ha inviato un contingente di 140 soldati nella Repubblica Centrafricana, che prenderà parte alle operazioni della missione europea, a guida francese, volta alla stabilizzazione del paese.
Ad annunciarlo lo stesso Giorgi Margvelashvili, presidente georgiano, succeduto nel novembre dello scorso anno a Mikheil Saak’ashvili, e che sta proseguendo nel percorso che già aveva cominciato il suo predecessore verso un graduale avvicinamento della repubblica caucasica a posizioni atlantiste ed europeiste, in contrapposizione alla Russia di Putin.
Margvelashvili ha infatti comunicato alla stampa:“il nostro Paese sta fornendo truppe alla missione Ue in Repubblica Centrafricana, assumendosi la responsabilità di dare il suo contributo alla sicurezza globale”; le forze internazionali, tra le quali sono presenti, oltre a quelle europee, anche le truppe dell’Unione Africana, hanno infatti la missione di riportare la pace nella capitale, Bangui, dove, dopo la guerra civile e lo scioglimento del fronte ribelle Seleka, bande di predoni e miliziani di gruppi minori hanno cominciato a dettare legge trasformandola, insieme alle altre maggiori città, in territorio di scontro quotidiano.