Il settore soffre di anomalie ricadenti anche sulla sostenibilità e lo sviluppo del settore veterinario. Questione urgente, serve una Commissione sui medicinali omepoatici e antroposofici.
Oltre alle ricadute negative derivanti da una programmazione che non tiene in considerazioni le molteplici implicazioni e le peculiari specificità dei medicinali omeopatici adeguandoli arbitrariamente al D.L 193/2006 sul farmaco veterinario, vengono imposte ulteriori difficoltà e limitazioni del tutto ingiustificate e gravemente penalizzanti la professione.
E’ una delle criticità riportate in una nota della Fnovi, in seguito alle istanze veterinarie portate dalla Collega Carla De Benedictis all’attenzione della Camera dei Deputati, l’11 luglio scorso dove era in corso una audizione pubblica sul tema delle tariffe e modalità di registrazione dei prodotti omeopatici.
Esplicitate in quella sede le istanze già descritte nel documento Fnovi e i problemi di registrazione e reperibilità dei medicinali omeopatici e antroposofici dopo l’accoglimento del TAR del Lazio delle istanze delle ditte produttrici e la nuova elaborazione in corso sulle tariffe di registrazione fra ditte e AIFA.
Principalmente- riporta la Fnovi- la specificità incoerente del medicinale omeopatico veterinario condiziona inutili limitazioni all’uso praticabile per la cura, in particolare degli animali DPA e nell’allevamento biologico dove il rispetto della qualità e della sicurezza sono i prerequisiti peculiari propri dell’omeopatia priva di tossicità per le sue alte diluizioni.
La FNOVI è impegnata tramite il lavoro del Gruppo del Farmaco per chiarire le attuali modalità applicative per quanto riguarda l’uso del medicinale omeopatico in veterinaria e , in prospettiva, per rendere adeguatamente fruibile alla professione gli strumenti terapeutici propri per l’applicazione dell’omeopatia in medicina veterinaria. Per questo – conclude la nota della Federazione- è fondamentale che vengano accolte le richieste urgenti delle professioni coinvolte, delle aziende e dei cittadini e che venga istituita al più presto una “Commissione sui medicinali omeopatici e antroposofici”, a carattere tecnico consultivo per il Ministero della Salute, composta da delegati del Ministero e dell’AIFA, da delegati della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri), FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari), FOFI (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani) e SIFAP (Società Italiana Farmacisti Preparatori) e da rappresentanti delle associazioni pazienti dell’omeopatia e della Medicina Antroposofica, delle Associazioni e Società scientifiche dei medici e veterinari omeopati e delle ditte produttrici.