Ritengo che l’eliminazione della figura del Segretario comunale e le nuove norme rivolte alla dirigenza non sono sufficienti per le autonomie locali per avviare un percorso di cambiamento delle autonomie locali.
A mio modesto avviso ritengo che occorre nel disegno di legge delegare il Governo affinché possa dilegiferare nelle seguenti materie:
- Introduzione del sistema di misurazione e valutazione della performance;
- Adozione degli indicatori di performance;
- Costituzione dell’Organismo indipendente di valutazione della performance;
- Riorganizzazione della materia degli incentivi al personale, la cui erogazione deve essere condizionata alla introduzione del sistema di misurazione e valutazione della performance ed alla adozione degli indicatori della performance.
Inoltre, occorre che il disegno di legge delega modifichi e integri il D. Lgs. n. 150/2009 nel modo seguente:
- Abrogazione del c. 2 dell’art. 13 del Decreto al fine di far rientrare nell’area di controllo e di supporto della ex Civit (ora Dipartimento della Funzione Pubblica) le autonomie locali. Fino a questo momento la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e l’Anci non hanno prodotto i risultati sperati dal legislatore;
- L’estensione dei commi 1 e 2 dell’art. 14 del Decreto alle autonomie locali al fine di sostituire i servizi di controllo interno ed i nuclei di valutazione con l’Organismo indipendente di valutazione, disciplinato dal D. Lgs. n. 150/2009. I vecchi organismi di valutazione sono stati duramente criticati dalla letteratura manageriale per i risultati insufficienti conseguiti e per l’autoreferenzialità.
E’ necessario aprire un dialogo ed un confronto con l’Anci e la Conferenza delle regioni e delle province autonome e dopo sulla base dei risultati adottare gli appositi decreti legislativi.
Sono convinto che il disegno di legge delega è una occasione da non perdere a favore del cambiamento delle autonomie locali, superando i limiti del D. Lgs, n. 150/2009”.
Si fa presente che il management di una organizzazione privata o pubblica deve disporre di dati e informazioni sui processi produttivi per conseguire gli obiettivi programmati e guidare l’organizzazione stessa a realizzare il miglioramento continuo. In mancanza di tali informazioni l’organizzazione viene guidata a vista con i conseguenti errori di valutazione. Inoltre, per le organizzazioni viene disattesa la trasparenza totale nei confronti dei cittadini, i quali sono nell’impossibilità di partecipare e proporre i cambiamenti necessari.