Li aspettavamo dall'autunno del 2011, quando in una fredda e nebbiosa domenica Milanese, i Machine Head hanno fatto esplodere l'Alcatraz presentando il loro album Unto The Locust.
Noi c'eravamo e anche questa volta non potevamo mancare.
Tappa in terra veneta per Robb Flynn e compagni, al New Age Club di Roncade (TV) che già all'apertura delle porte era gremito di trepidanti fan snervati per l'attesa ma carichissimi per il live show. E che concerto ragazzi.. Due ore e mezza di puro e massiccio heavy metal che ha demolito le mura del club tra urla, pogo, riff aggressivi, potenti ma puliti, sudore, birra e tanto amore per i Machine Head.
Nonostante siano le ultime date del tour europeo, la band di Oakland è in forma smagliante, tecnicamente impeccabile, la voce di Flynn è magnifica, calda e potente, quasi magnetica e tormentata nei brani più melodici.
Canzone dopo canzone, nel locale sono tutti sempre più frenetici, gli applausi sono scroscianti, tutti cantano e pogano tanto che anche Robb e soci incitano sempre di più al circle pit restando senza parole per l'eccitazione dei fan così scatenati!
Dal singolo Now We Die, tratto dall’ultimo capolavoro Bloodstone & Diamonds fino a The Blackening, Old e Halo, hanno dato libero sfogo alla loro potenza, sfoderando vertiginosi riff e rombanti breakdown, godendo nel vedere i fan scatenarsi e sudare con loro.
Flynn e Demmel suonano come delle furie, oscillando le chiome supportati dall'imponenza del basso di MacEachern e da McClain che suona la batteria con una tale foga da dar vita ed energia ad un intero pianeta.Tanta soddisfazione nei volti dei musicisti e tanta elettricità sotto palco!
Una serata come questa ha dato modo ad una grande band dalla carriera ventennale come i Machine Head di rimarcare il loro reportorio, dagli inizi fino ad oggi, facendo cogliere l'evoluzione del loro sound, la loro esperieza nella musica e la posizione da colonna portante che si sono guadagnati nell'impero del metal.
Flynn ha anche trovato il tempo tra una pausa e l'altra di parlare con il pubblico, raccontando qualcosa in più su di lui e sulla sua passione per la musica e l'Italia! Oltre alla barba e ai tatuaggi e all'apparenza da metallaro grezzo c'è molto di più!
Alla fine del live, sono tutti stanchi e sudati ma in standing ovation, Robb e amici hanno dei gran sorrisi grati al pubblico che si fanno strada tra le loro super barbe. Non ci sono davvero altre parole per descrivere la carica emotiva ed energetica che regalano i Machine Head!
Solo tanti, ma tanti applausi e... double horns in the air!!!