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"Report" passa al lunedì e riparte stasera alle 21.05 su Rai 3 dall'incompetenza dei governanti

Creato il 30 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
"Come siamo arrivati a questo punto? Perché se un capo partito schiocca le dita tutti sono pronti ad obbedire? Forse la risposta sta nel fatto che più che la competenza o l'amore per la cosa pubblica in un parlamentare si cerca la fedeltà a chi ti fa eleggere. Caratteristica favorita anche dal Porcellum, un sistema elettorale che tutti criticano ma che nessuno cambia. Ma poi c'è da far funzionare un Paese. Per raddrizzare la Concordia abbiamo chiamato i migliori esperti mondiali. Il Governo di Enrico Letta chi ha scelto per rimettere in piedi un Paese devastato da una crisi senza precedenti? Quali sono i criteri di nomina dei ministri, sottosegretari e presidenti di Commissione?". Parte da queste domande la prima puntata della nuova stagione (la diciassettesima), di Report di Milena Gabanelli, che quest'anno andrà in onda, da stasera, il lunedì in prima serata. Una collocazione che il direttore di Rai 3 Andrea Vianello ha scelto "per i programmi d'inchiesta, sia Report, che ci accompagnerà fino alle vacanze natalizie, sia Presa Diretta, che riprenderà all'inizio del 2014".
"Mi sembrava giusto che avessero una serata tutta loro -aggiunge il direttore- dal momento che siamo l'unica rete generalista che manda in onda dei reportage d'inchiesta".
La prima puntata si intitola "Istantanea prima dell'incidente", è a cura di Bernardo Iovene e fotografa in realtà una situazione in cui nessuno o quasi occupa una posizione per cui ha evidenti competenze. "Vi sembra normale che nessuno dal governo ci abbia risposto a una domanda semplice e legittima su quali siano i requisiti necessari per ricoprire cariche cruciali?", dice la Gabanelli. "Abbiamo anche contattato tutti i componenti del Governo: ministri, viceministri e sottosegretari per chiedere direttamente a loro quale competenza avessero per ricoprire il ruolo a cui sono stati assegnati, perché sono stati scelti e da chi; ci hanno risposto in pochi, gli altri non erano interessati alla domanda o non avevano tempo".
"Noi cercheremo come sempre di offrire ai telespettatori delle informazioni perché abbiamo gli strumenti per scegliere. E a questo proposito siamo andati a vedere anche perché sono normalmente così poco informati. Abbiamo documentato come nascono i pastoni dei tg a Montecitorio: con dei soliloqui dei politici davanti ai cameramen, spesso senza nemmeno un giornalista a fare una domanda. E' un comportamento che svilisce il giornalismo e abitua malissimo i politici che infatti ormai non sono più disposti a rispondere a delle domande e si arrabbiano se uno gliele fa", sottolinea la Gabanelli.
Il nuovo Report sarà interamente dedicato a temi economici, quelli di cui nessuno parla perché troppo complessi, e proprio per questo più insidiosi, perché intaccano le radici del sistema. Tutti gli argomenti, anche i più intricati, si possono spiegare e documentare in modo semplice, e quando il cittadino possiede gli strumenti di lettura è più libero di scegliere. Questo è da sempre l'imperativo di Report: lontano dalle piazze e dai salotti, ma dentro le leggi, i commi, i criteri di nomina, le scelte economiche, le relazioni fra il potere bancario e quello politico. Come è tradizione si tornerà ad aggiornare le inchieste delle precedenti stagioni per capire quale seguito hanno avuto.
Ci sarà anche una novità: all'inizio di ogni puntata Milena Gabanelli solleverà un problema etico: dalla scommessa sulle polizze vita, alle multe per i comportamenti pericolosi, dal prestito ai vip di luoghi pubblici, alla vendita del sangue. Lo scopo è quello di alimentare una discussione sui "valori" e sul "prezzo" e coinvolgere il pubblico a esprimere la propria opinione attraverso un sondaggio on line. Proprio con la rete e i social network Report ha un rapporto consolidato: ci saranno le dirette Twitter delle inchieste, grazie alle quali Report ha raddoppiato in pochi mesi la propria diffusione sulla piattaforma di microblogging fino a superare i 200.000 follower. La pagina Facebook invece è una delle più seguite fra i programmi Rai, con ormai 700.000 fan. Per quel che riguarda il sito www.report.rai.it, è uno dei più preziosi archivi della tv pubblica: contiene 16 anni di inchieste con trascrizione integrale, oltre alla versione inglese per gli argomenti di interesse internazionale. Nella scorsa stagione il sito ha raggiunto il picco di 1.300.000 pagine e video visualizzati in una settimana.

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