Negli della dittatura di una delle anime nere dell'Africa, Jean Bedel Bokassa (1966-1979), il paese fu devastato e impoverito. Il regista tedesco Werner Herzog dedicò un film documentario su quegli anni chiamato appunto Echi da un regno oscuro, un regno (Bokassa che aveva il culto di Napoleone, si era autoproclamato Imperatore) sostenuto dai francesi.
Quando nel marzo 2013 vi fu l'ultimo golpe, che portò al potere Michel Djotodia (primo mussulmano alla guida del paese) spinto dalle milizie islamiche Seleka (una coalizione nata nel settembre 2012), commentai i fatti di questo anonimo paese, perfino nel nome, prevedendo prospettive tutt'altro che limpide. L'ennesimo cambio di potere faceva presagire ad un caos generalizzato ed ad una crescita dell'incertezza e delle violenze.Così purtroppo è stato.Il "Patto Repubblicano" i cui accordi furono in parte siglati a Roma, non ha retto e il presidente Djotodia non solo non è stato capace di controllare le "sue" milizie (che nel tempo sono diventate bande di saccheggiatori, zeppe di bambini soldati e di stranieri e assolutamente anarchiche) e che nel settembre 2013 aveva annunciato essersi "dissolte", ma è stato costretto a dimettersi e ritornare in esilio in Benin.Forse bisognerà interrogarsi di più su come una paese, che pure possiede alcune invidiabili ricchezze (oro, diamanti e uranio su tutto) sia tra i più poveri del mondo. Un paese dove nulla funziona, dove i funzionari dello stato non ricevono lo stipendio da mesi, dove lo stato taglieggia i cittadini, dove la sanità è affidata alla buona volontà del resto del mondo, dove i militari sono sottopagati e senza controllo, dove la giustizia non esiste. Un paese dove prendere il potere è la cosa più facile da fare. Un paese dove da tempo "mercenari" dei paesi limitrofi (Sudan, Ciad, Nigeria e Uganda in testa), pagati direttamente in oro o diamanti, sono al servizio dei vari signori della guerra.Appare chiaro che da più parti vi siano teorici del caos, che applicando strategie di guerriglia e scatenando violenze in vari luoghi del pianeta, ricavano indiretti (e ingenti) guadagni.Ecco un articolo di Angelo Turco, pubblicato su Nigrizia in aprile 2013, che già evidenzia, allora, alcuni scenari possibiliVi posto anche una testimonianza dal Centrafrica di qualche giorno fa che Raffaele Masto ha pubblicato nel suo blog Buongiorno Africa