Repubblica intervista B. : “Addio nel 2013″

Creato il 08 luglio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Dopo molto tempo, il nostro amato presidente torna a farsi intervistare dalla testata del suo acerrimo rompicoglioni nemico De Benedetti, Repubblica. L’autore dell’intervista, Claudio Tito, cerca con le domande non specifiche di non far perdere la testa a Silvio, descritto come “un fiume in piena” e per fortuna è riuscito a tirarne fuori qualcosa, oltre alle solite invettive del copione berlusconiano. Leggiamoci i passaggi migliori:

Il suo patto con il Senatur sarà pure granitico, ma nel Carroccio non è per tutti così. Lì qualcosa si sta muovendo.
Sono le nuove generazioni. È giusto. Capiscono che io e Umberto prima o poi dobbiamo essere sostituiti. E si preparano. Con una piccola differenza rispetto al Pdl: ci sono tanti giovani di valore come Reguzzoni o Cota, ma non hanno ancora trovato il successore di Bossi.

Vuol dire che invece il suo partito l’ha trovato e che lei verrà sostituito?
Certo.

Non si candiderà alle prossime elezioni politiche?
Assolutamente no. Il candidato premier del centrodestra sarà Alfano. Io, se potessi, lascerei già ora…

Infatti non mi dimetto – ricomincia, ma con un tono più stanco – però verrebbe voglia. In ogni caso alle prossime elezioni non sarò io il candidato premier.

Crede che la coalizione lo accetterà? E la Lega? Tremonti lo accetterà?
Perché no? Ne ho già parlato. Credo che siano tutti d’accordo. Io farò la campagna elettorale e aiuterò Angelino. Farò il “padre nobile”. Cercherò di costruire il Ppe in Italia. Ma a 77 anni non posso più fare il presidente del consiglio.

Le servirà l’aiuto dei centristi di Casini.
“Mah! Pier non ha ancora deciso. Ha due possibilità. O va da solo come Terzo polo o – come penso – farà un patto di apparentamento con noi quando saprà che il candidato premier non sono io. A sinistra non può andare perché altrimenti perde i due terzi dei suoi elettori. E la legge elettorale resta questa. Non se ne esce”.

Se Alfano sarà il candidato premier, lei cercherà di andare al Quirinale? 
(Stringe gli occhi e scuote la testa. Si appoggia sullo schienale del divano e abbassa la voce)

Non è per me. Al Quirinale ci andrà Gianni Letta. È la persona più adatta. Anzi è una grande persona. È un buono e ha ottimi rapporti anche con il centrosinistra. Avrebbe anche i loro voti.

E questa doppia candidatura trova d’accordo pure Tremonti?
Non lo so. Sa, lui pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini. Lo sopporto perché lo conosco da tempo e va accettato così. Ma è l’unico che non fa gioco di squadra.

Certo pure Brunetta non sarà tanto contento di come è stato apostrofato dal collega.
Quel ‘cretino’ è emblematico (?). Brunetta, giustamente, parlava ai nostri elettori. Lui invece parla solo ai mercati.

Non vi siete spiegati nemmeno sulla norma “Salva-Fininvest”.
Era tutto chiaro. (? Cristallino, senza dubbio)

L’ha fatta mettere lei nella manovra?
Hanno fatto tutto Tremonti e Alfano. Io nemmeno la volevo. Ma resto dell’idea che sia un provvedimento sacrosanto. (dicesi “scarica-barile”)

Ma sembra costruita per la sua azienda.
Niente affatto. La riproporremo in Parlamento.

Anche perché, ne sono sicuro, i cinque magistrati della Cassazione ribalteranno il verdetto.

Per un momento recupera il sorriso di un tempo. Si gira ancora verso Bonaiuti e dice:

Paolo, hai visto Milanese (collaboratore di Tremonti, ndr)? Richiesta di arresto.

(Spalanca le braccia e non aggiunge altro. Cerca di cambiare discorso)

Nell’inchiesta P4, però, le prove ci sono. I documenti sono tanti e il quadro si presenta grave.
È tutta roba che finirà nel nulla. Io poi in quell’inchiesta non sono proprio entrato. Quel Bisignani non l’ho mai conosciuto. (Un po’ come Mills…)

Non negherà il coinvolgimento di Letta?
Sul dottor Letta posso mettere la mano sul fuoco. Nessuno è più limpido di lui. Gli dobbiamo essere grati, è un lavoratore instancabile.

Ma quell’inchiesta dice ben altro. Fa riferimento ad un uso illecito di notizie riservate.
È solo fango e finirà nel nulla.

E anche la Struttura Delta sarebbe solo fango?
Ma quale Struttura Delta. Se fosse vero, sarebbe una struttura di coglioni. Non hanno condizionato un bel nulla. La Rai ci è sempre stata contro. Le sembra che siamo mai riusciti a farci fare un favore dalla Rai? Nel Cda poi… meglio che non parlo.

C’era pure altro ma è assolutamente superfluo, come ho detto prima, ma siamo sicuri che un individuo come Alfano possa piacere alle masse? O servirà semplicemente da burattino?

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