Repubblica vs Sindaco: sbatti il mostro Marino in prima pagina

Creato il 27 agosto 2015 da Carteinregola @carteinregola

Autore : Redazione

di Anna Maria Bianchi Missaglia

Il quotidiano La Repubblica  il 25 agosto ha dedicato un lungo articolo  al Sindaco Marino,  su una  pagina nazionale,  a firma di una delle sue penne più prestigiose, Francesco Merlo (1). Un giornalista  che più volte abbiamo apprezzato e rilanciato per le sue ficcanti e documentate inchieste sui mali della Capitale (2), che questa volta invece impiega ben  1158 parole per illustrare  un’unica  tesi:  il Sindaco avrebbe dovuto essere a Roma durante il Consiglio dei Ministri odierno in cui si decidono questioni importanti per la città. Considerazione fuori luogo – il Sindaco non avrebbe nè potuto nè dovuto partecipare alla riunione del  Governo in cui si decide se Roma vada sciolta per Mafia – che si poteva comunque risolvere in un trafiletto e che invece è stata  gonfiata come un soufflé,  per ribadire, con mille paragoni derisori,  che il Sindaco di Roma è una nullità.  Spazio e verve giornalistica che forse, di questi tempi, avrebbero potuto essere meglio  impiegati  per denunce o analisi  più urgenti, o anche per criticare  Ignazio Marino.  Però  come fanno normalmente  i giornalisti come Merlo, attaccando le scelte, le omissioni, le lentezze di Marino come Sindaco,  con  fatti ed esempi,  e non attaccandolo come  persona, oltretutto  per motivi davvero pretestuosi. E mai come di questi tempi noi  cittadini avremmo bisogno di poter contare su un giornalismo serio che aiuti la gente a sapere, a  capire e a ragionare.  Il gossip  velenoso che sfruculia  il  malcontento senza speranza lasciamolo da parte . E magari facciamo qualche domanda scomoda sul Consiglio dei Ministri del Giubileo anche al Governo. Sul  perchè le decisioni siano slittate da aprile a fine agosto. Sul perchè si usino strumenti normativi impropri – un provvedimento che riguarda poteri di deroga per “l’emergenza traffico e mobilità” utilizzato per lo sfalcio dell’erba dei parchi, la raccolta rifiuti e il decoro urbano – e soprattutto perchè i costi dell’accoglimento di 33 milioni di pellegrini che accorreranno per il Giubileo, anzichè essere affrontati da tutto il Paese, debbano gravare solo sui cittadini romani. (> leggi l’articolo su carteinregola.it)



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