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La resa delle uve
La resa delle uve è uno dei fattori più importanti per i produttori e i viticoltori, in quanto da essa dipende non solo la quantità di uve o vino vendibili, ma anche la loro qualità. Rese eccessive infatti possono pregiudicare questa qualità, e gli addetti ai lavori devono sempre trovare il giusto bilanciamento per poter produrre un vino che sia abile a reggere la forte concorrenza dei tempi moderni.
La resa delle uve per ettaro è molto importante per determinare poi la qualità delle uve e le loro rese in vino. Naturalmente entrambi i fattori dipendono dalla varietà delle uve prima che dalle decisioni del viticoltore e del produttore. Queste comunque devono essere mantenute entro certi limiti, attraverso una serie di accorgimenti e di potature, per non “annacquare” troppo le uve. La consistenza e l'impatto delle potature dipendono essenzialmente dalla qualità di uve, con alcune che hanno una resa bassa naturale, ed altre che sono segnalate come troppo vigorose. Questo dissolve le qualità organolettiche negli acini se lasciate sole alla propria crescita naturale.
Le uve
A seconda delle uve dunque, il viticoltore dovrà procedere a diverse potature per limitarne la crescita. Uve come il Trebbiano ad esempio, hanno produzioni troppo elevate, e se si vuole ottenere una resa in vino di un certo pregio, bisognerà per prima cosa limitare le rese per ettaro, in modo da concentrare maggiormente gli aromi e i gusti. Altre uve, come lo Chardonnay, non hanno rese tanto elevate, ma devono comunque essere contenute a 75 quintali per ettaro, in modo che poi le uve siano abbastanza concentrate da riuscire a fornire un buon vino.
Generalmente per quel che riguarda i prodotti sottoposti a particolari legislazioni di qualità, come i DOC e i DOCG, le rese delle uve per ettaro vengono stabilite dagli appositi disciplinari che regolano la denominazione stessa. Queste rese in genere variano dalle 8 tonnellate per ettaro dei prodotti più pregiati, alle 15 per quelli di più facile commercializzazione.
Il vino
Anche le rese delle uve in vino sono regolamentate dai disciplinari nel caso queste siano sotto la loro protezione. Limitare la quantità di vino producibile da un determinato quantitativo di uva è fondamentale per la qualità. Generalmente la resa varia dal 30 al 70%, ovvero da un quintale di uva si possono ottenere al massimo 70 litri di vino. Alcuni disciplinari accettano delle deroghe del 20% in determinati casi. Per i prodotti di particolare qualità queste deroghe non sono quasi mai ammesse.
Questo tipo di legislazioni coinvolgono oggi oltre all'Italia, anche la Spagna, e naturalmente la Francia, la prima ad averle adottate. Tra i prodotti più limitati vi è infatti lo Champagne, che pone un limite addirittura del 10% sulle rese delle uve in vino.