Il quarto capitolo ufficiale (cioè, fra quelli che riportano un numerino nel titolo) è un deciso cambio di rotta, da ogni parte lo si guardi.
Ok, uno alla volta…
Prima di tutto la grafica e il gameplay: completamente rinnovati, come se fosse stata passata una spugna e data una bella lucidata al tutto. Niente più schermate fisse (o parzialmente mobili come accadeva in Code Veronica e RE 0) ma un 3D completo, con la possibilità di spostare la telecamera a piacimento, anche mentre si mira o con determinate armi.
Anche l’ambientazione, che prima riservava luoghi chiusi e location anguste e gotiche, ora diventa aperta, con intere sequenze in aperta campagna o in villaggi dall’aspetto diroccato e fatiscente.
E come se non bastasse, archiviati anche gli zombie, in favore delle Las Plagas, parassiti che dimorano nei corpi degli esseri umani infettati trasformandoli in Ganados. Infetti che mantengono la parola, possono correre, utilizzare armi e fare tante altre diaboliche cattiverie.
Il segreto del successo è una buona organizzazione…
Il protagonista indiscusso è Leon Kennedy, qui truzzo e carico come una molla, inviato in un paesino isolato per salvare nientemeno che la figlia del presidente, Ashley Graham.
La visuale, adattata al nuovo sistema di gioco, vede la telecamera fissa alle spalle del personaggio, leggermente spostata a destra e sopra la spalla. Questo permette un livello di esplorazione notevole, con zoom tattici ogni volta che si punta con l’arma del momento. Un mirino rosso aiuta durante il puntamento, cosa utilissima visto che avremo modo di interagire con i vari nemici colpendoli in punti strategici (se si azzoppa un cattivo, col cavolo che vi corre dietro!). Questo elemento, unito a tutto il comparto di armi, potenziamenti e munizioni, fa di questo RE un sorta di ibrido fra un survival horror e uno shot em up in terza persona, fondendo i due stili in qualcosa di nuovo e divertente.
Una bella giornata a pesca… ci voleva proprio!
Ecco, questo è il punto principale: Resident Evil 4 è un gioco divertente.
Non ci sono gli zombie, l‘Umbrella è caduta e quasi dimenticata, i nemici sono furbi, cattivi e sadici. Ma pur considerando tutto questo, avanzare nelle varie scene, trovandosi di fronte emulatori di Leatherface armati di motosega, giganti dall’aspetto fantasy, o adepti di una setta che imbracciano lanciamissili, è davvero divertente. E stimolante.
Considerato anche che la durata di gioco è decisamente aumentata confronto ai primi capitoli che era possibile terminare in un paio di ore.
Bu bu settete!
La trama è parecchio approfondita, considerando anche che è possibile, dopo aver terminato il gioco principale, svolgere diverse sottomissioni fra cui anche un edizione del gioco stesso denominata Assignement Ada o The Mercenaries (queste due fruibili solo nella versione PS2).
Le differenze fra le varie versione, però, sono forse la pecca maggiore di questo gioco, che ricordo essere uno dei capitoli maggiormente venduti e giocati al mondo.
Infatti, nato in prima fase solo su GameCube, venne poi ridistribuito anche sulla consolle Sony, su Pc e sulla Wii. Ne esiste anche una versione mobile, che però rendeva davvero scomodo giocarvi e non ebbe il successo sperato. Il fatto che esistano tante versioni, ha creato differenze sostanziali fra le varie modalità di gioco, la cui più completa rimane quella PS2.
Ma grafica e sonoro, grazie anche alla potenza superiore della macchina stessa, sono ad appannaggio di mamma Nintendo (la prima versione è anche l’unica che riesce a caricare i filmati in tempo reale mantenendo le modifiche al costume o al gibernaggio, cosa che non accade nelle altre piattaforme).
Insomma, un grande capitolo, che getta le basi del rinnovamento della serie e lo fa in maniera egregia, sfruttando i punti di forza ormai consolidati e ricreando un nuovo mondo adatto alle innovazioni volute dai programmatori.
E mirare una molotov appena lanciata, rispedendola al mittente in un esplosione di fuoco e fiamme, sappiate che da un gran gusto.
Se non lo avete provato ci farei un pensierino. Dovreste trovarlo senza troppi problemi, anche su emulatore, e vedrete che non avrete buttato il vostro tempo.
Ve lo garantisco.