A volte nella vita non resta che stordire i nemici tirandogli un paio di occhiali da sole
Di tamarrate ne ho viste tante in vita mia, ma tante tante, ma poche superano questo quarto capitolo di Resident Evil. Forse solo Crank riesce a fare di peggio (difficile superare Statham che si scopa la moglie a pecora di fronte ad un pullman di cinesi), ma è comunque un prodotto che sotto le parolacce e le pallottole nasconde una certa cifra stilistica, Resident Evil: Afterlife, no, è solo un cafonario, un’orgia immagini 3D in alta definzione fatte per farvi dire “OOOOOOOH!”, e ci riesce pure.
Lo sbandierato “treddì uguale uguale a quello di Avatar lo giurò potessi morì” funziona da Dio, tutto il film è un susseguirsi di inquadrature ad altissima definizione dalla profondità di campo esagerata, proiettili, coltelli, sangue e merda che volano verso lo schermo e ralenty, tanto ralenty, così tanto che a velocità normale il film dura mezz’ora. Unica scena stonata quella in cui c’è un fermo immagine (non proprio fermo immagine, sono quelle immagini in cui tutto ruota mentre la scena e ferma “alla matrix”, dalla regia mi dicono si chiami “flow motion”) della Jovivich che sta per schiantarsi con un aereo contro una collina e ha la faccia di chi sta guidando da 3 ore sulla A1.
Evito volutamente di parlare di trama e attori, sarebbe come dire che Doom aveva poco trama ed un personaggio debolmente caratterizzato. Diciamo solo Milla è topa (e si sapeva), Ali Larter tiene botta col suo sguardo da stronza (e si sapeva anche questo), il cattivo è espressivo come un busto di Mussolini e che tutti possono solo baciare il culo ad Ascione, uno zombie alto due metri dotato di marellone/ascia, preso di peso dal quinto videogioco della serie, protagonista di una delle scene meglio riuscite del film.
Amore a prima vista
E dire che ero partito con l’idea di stroncare sto’ film, stroncarlo di brutto, ma più ci pensavo e più mi chiedevo “ma che cazzo volevo di più da un filmaccio d’azione 3d con gli zombie?”. E allora sapete che vi dico? Guardatevelo, mangiatevelo con gli occhi se potete vederlo al cinema, ma se non ce la fate passate oltre, vederlo senza un megaschermo 3D è come chiacchierare bendati con una tettona stupida.