Dopo aver chiesto ripetutamente ai miei il permesso di acquistarlo in primafila su Sky, ci siamo concentrati tutti su questo film di fantascienza, con gli occhi incollati allo schermo, gli altri volenterosi di capire il perché fossi tanto curiosa di guardarlo, io per soddisfare tale curiosità.
« Un'epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro, come una sola anima è trasformata da un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si insinua nei secoli sino ad ispirare una rivoluzione »La parte tecnica. Le musiche erano splendide, perfettamente calibrate in base alla scena che accompagnavano, spesso così eteree che mi risuonavano in mente come in lontananza, troppo concentrata sulla parole e sui loro significati per badare al resto. Ma le sentivo, e le ho adorate, davvero. Gli effetti speciali, per quel poco che ho visto di Matrix da piccola e che mi hanno confermato, erano degni di quest'ultimo. Non mi sono sembrati incredibili o addirittura probabili soggetti di lode a fronte di tutto il film, ma li ho trovati assolutamente conformi alla storia, particolarmente belli da vedere mentre si è assorti nella visione del film. Anche gli attori, da Halle Berry, che mi ha molto coinvolta per tutto il film, a James "Jim" Broadbent, con il suo umorismo dal retrogusto dolciastro -e che ricordavo con affetto per il suo ruolo in Harry Potter, il buon vecchio Horace Lomacorno-, hanno reso la visione più che piacevole. Dovevo impegnarmi nel riconoscere ognuno di loro nei diversi spezzoni. L'idea stessa di dividere le storie e incastrarle fra loro, così che chi guarda possa crescere con queste e arrivare alle medesime conclusioni, è uno degli elementi del film che ho più apprezzato.
Non ho letto il libro su cui è basato questo film, ma l'ho apprezzato come uno spettatore può apprezzare un film che impara a conoscere con il film stesso, senza conoscere nulla prima.
I viaggi della mente hanno qualcosa di magico, è un istinto che ci porta a sovrapporre domande su domande, sperando di trovare in ogni interrogativo una risposta a quello precedente. Era ciò su cui riflettevo all'inizio, quando per una buona prima parte, confusa, non riuscivo a collegare certi fattori, ne a scorgerne i fini o gli effetti. Solo alla fine mi è parso di capire, e ho lasciato perdere le domande.
Ciò che mi ha impressionata di più, oltre agli effetti speciali, sono stati i toni solenni e la crudeltà delle scene, crudeli non in quanto malvagie, ma perché crude e vivide, dirette, che colpiscono subito e fanno riflettere. E mi chiedevo, morire per un'ideale? Ma ne sarei capace, o permetterei alla paura di guidarmi?
Quando il film è finito mi sono detta.
Non ho mai visto un film così.
Non ero sicura se perché non mi fosse piaciuto o mi fosse piaciuto tanto da lasciarmi senza alcun commento, però è stato così.
Chi di voi l'aveva già visto?