Resoconto dal cinema #4: Divergent!
Creato il 03 aprile 2014 da Valentina Seminara
@imatimehunter
Appena tornata dal cinema, mente e cuore pieni d'immagini emozionanti, soddisfatta. Il film scorre bene, oggettivamente, ma per chi ha letto il libro è ben ovvio che ci sono delle mancanze e che per certe scene hanno accelerato un po' le cose. Presentazione iniziale precisa, ottima, lo zoom sulla città in rovina-e-ricostruzione da benissimo l'idea della Chicago che abbiamo imparato a conoscere in Divergent per iscritto. Masse di Eruditi, Candidi, Pacifici, Abneganti e Intrepidi sempre di corsa, rumorosi ed esaltati, affollano le strade e ci danno la precisa impressione della società suddivisa in fazioni. Ed è qui che, piano piano, incontriamo i personaggi.
Shaileen ha vestito i panni di Tris con la giusta carica di innocenza, timidezza e sfacciataggine, coraggiosa e intelligente come la ragazza creata dalla Roth. E Theo... qualcuno mi sventoli! Ha un corpo da paura, muscoli asciutti OVUNQUE e uno sguardo profondo e incredibilmente sexy che sembrava completamente a suo agio nei panni di Quattro, Intrepido fuori e Divergente dentro. Ansel ha la stessa schifosa faccia di Caleb -no, Ansel, non sei brutto, anzi ma la tua espressione era viscida come quella del fratello di Tris... bravo!- e Ashley Judd e Tony Goldwyn, che interpretano Natalie e Andrew Prior, i genitori di Tris, bravissimi nelle loro poche comparse, veloci ma perfettamente in linea con i personaggi. Ah, Jai, il nostro Eric, si è reso sottilmente odioso proprio come me l'ero immaginato, e fastidioso come una zanzara troppo tenace Miles come Peter. Zoe e Ben sono stati i migliori Christina e Will che potessi immaginare, ma devo dire che mi sarei aspettata una partecipazione diversa, più attiva e meno sbrigativa, specialmente per Will. Tuttavia, nei momenti in cui si vedono, ci sono e sono come li volevo -grazie Burger, grazie grazie grazie!
E vogliamo parlare di Kate Winslet? Ho un debole per lei fin da Titanic, ma vederla recitare in Divergent, per giunta nel ruolo della perfida e angelica Jeanine... meravigliosa, fredda e stronza come nel libro, spietata nel suo sembrare assolutamente ragionevole.
Insomma, il cast mi ha molto soddisfatta, ed essendo gli attori l'anima del film non potevo chiedere di più. Il resto dei dettagli sono curati fedelmente all'originale, a parte qualche licenza cinematografica che il regista si è preso senza chiedere, come l'eliminazione del personaggio di Uriah e la vicenda di Edward, o l'incontro con i genitori -anche se Tris incontra comunque sua madre.
L'ambientazione è perfetta, mozzafiato -e mi viene in mente la scena sulla zip-line... questa è una discesa! wu-uh!!-, e certe scene da cardiopalma scandivano ogni fotogramma in modo incredibilmente nitido, il pathos che emanavano faceva venire la pelle d'oca: vedere gli Intrepidi saltare, scatenando quella loro pazza euforia che li rende affascinanti nella loro follia, o il primo salto di Tris sulla rete, il gioco con e bandiere e la bellissima parte sulla ruota panoramica, la visita a Caleb, gli scenari della paura, il finale, il finale, che mi ha quasi buttato giù dalla poltrona perché mi ci stavo sciogliendo sopra. E volete sentirmi parlare del bacio? Mi si sono arricciate le punte dei piedi ed ero lì per lì per tornare intera e saltellare sul posto e tuffarmi verso lo schermo e prendere il posto di Shai perché a quel Theo senza maglietta proprio *scuote la testa* non si resiste.
Si, mi è piaciuto.
L'unica pecca del film, come ho già detto, è il fatto che alcuni punti lungo la storia siano stati resi in modo un po' troppo sbrigativo, come la paura di Quattro degli spazzi chiusi, scena che mi aspettavo più dolce e sentimentalizzata, o le simulazioni in generale, accorciate probabilmente per mancanza di tempo, ma comunque fatte molto bene, o ancora i limiti messi a personaggi come Peter, Al, Lauren, che compaiono si in compagnia di Tris, o brevemente soli, ma solo per pura finalità di riuscita della trama -mi rendo conto che i tempi sono quelli che sono ed è giustissimo così, anzi, il regista è stato bravissimo perché non li ha marginalizzati come temevo, dando loro giustizia come meritavano, però personalmente avrei preferito qualcosa in più.
Brillanti e ben fatte le scene d'azione, dove volano pugni, calci, colpi di pistola e lanci di coltelli e il pathos va alle stelle, esilaranti quelle in cui la risata arriva più che spontanea, toccanti le scene più profonde, emozionanti quelle più amorosamente allusive -yeah, Theo, parlo di te. Colonna sonora impeccabile, silenziosa e crescente nei punti giusto, e ho AMATO gli effetti speciali che identificano le simulazioni nella realtà, davano l'idea di vertigine e paura che si avverte leggendo. Il film conserva la lineare e piacevole scorrevolezza del romanzo, perciò, nonostante i temi forti trattati, è quel tipo di opera che puoi facilmente vedere più di una volta senza annoiarti o trovarlo pesante. E io voglio proprio rivederlo, necessito di un'altra dose di Theo James!
PROMOSSO con ★ ★ ★ ★
Siete andati a vederlo oggi? Per quando avete prenotato i vostri posti al cinema?Io voglio assolutamente sapere cosa ne pensate!
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