Resoconto dell'assemblea dello sport popolare a Napoli svoltasi il 13 Settembre(info al LINK)tratto dalla pagina Facebook della Lokomotiv Flegrea 2013, tra i club partecipanti STELLA ROSSA 2006 ASD QuartogradRFC Lions (Ska Football Club - Caserta) AFRO-NAPOLI UNITED Centro Storico Lebowski Brutium Cosenza ASD Partizan Matese Spartak Lecce Ardita Due Mari Ardita Atletico San Lorenzo Teramo ZezzaASD Atletico Brigante Polisportiva SanPrecario Polisportiva antirazzista Assata Shakur Ancona 2001 Spartak Lidense.
Il giorno 13 settembre, al Lido Pola di Napoli, ha avuto luogo una assemblea molto proficua in un’ottica di analisi sullo stato dell’arte e gli scenari futuri riguardanti il movimento del Calcio popolare. Hanno partecipato delegazioni di squadre come la Lokomotiv Flegrea (che si era fatta promotrice di quest’incontro), la Stella Rossa, il Quartograd, l’Atletico Brigante, lo Spartak Lecce e lo Spartak Lidense. Abbiamo ricevuto alcuni messaggi da parte dei collettivi di Ardita due mari e Brutium Cosenza che si scusavano della mancata partecipazione ma chiedevano di essere aggiornati sull’andamento dell’incontro.
Alla base dell’assemblea napoletana c’era la necessità, espressa da parte degli organizzatori, di delineare in maniera concreta un potenziale cammino comune che mettesse in rete le varie squadre del paese, facendo un salto di qualità rispetto agli scambi, i contatti, il confronto pur importante che c’è stato nel corso di questi anni, e che puntasse – questa era l’idea della Lokomotiv – a gettare delle prime basi per la possibile costruzione di un futuro campionato alternativo a quello della Figc, da realizzare ovviamente soltanto quando le condizioni e la forza del movimento permettano di non confinare lo stesso a un fenomeno di nicchia e totalmente autoreferenziale. Si è inoltre ri-parlato della necessità di tracciare alcune generiche linee guida che definiscano meglio le direttrici “ideali” del movimento, in particolar modo in materia di sponsorizzazioni, linea comune su temi quali l’antifascismo e l’antirazzismo o il lavoro sociale da svolgere con i ragazzi.
Le posizioni delle varie squadre, come è giusto e come è noto, sono risultate diverse tra loro. Dopo una lunga discussione, tuttavia, l’assemblea ha trovato una sintesi interessante su molti punti.
Considerando, per esempio, la posizione un po’ scettica di alcune realtà rispetto la possibile creazione di un torneo alternativo in breve termine, e la necessità espressa invece di una federazione, in tempi immediati, che possa analizzare non solo i punti di forza, ma anche i problemi, le difficoltà comuni (in progressiva crescita parallelamente al miglioramento dei risultati sportivi) delle squadre appartenenti al movimento, ma candidarsi a organismo capace di portare avanti certe battaglie, si è deciso di mettere in campo alcune iniziative. Tra le riflessioni più interessanti emerse ci sono quelle della costruzione di alcune squadre cittadine (soltanto a Napoli ci sono ben tre squadre di calcio popolare) o extracittadine, che possano moltiplicare la forza e la capacità di rivendicazioni delle singole entità attuali, magari in maniera parallela al mantenimento delle realtà esistenti nei campionati minori, dove si è registrato negli ultimi anni una buona capacità di dialogo anche con le squadre di calcio che in queste serie militano, e che inconsapevolmente mettono in atto delle pratiche (soprattutto dal punto di vista dell’autofinanziamento) non diverse da quelle del movimento.
La proposta più rilevante è comunque quella della costruzione di un grande torneo estivo, da mettere in piedi con l’apporto di tutte le realtà, da disputarsi a Napoli, che cercherà di essere non solo un test per capire la forza e le capacità organizzative del movimento in ottica futura, ma un terreno di confronto concreto per lo sviluppo dello stesso. I partecipanti all’assemblea, infatti, ben coscienti dell’esistenza di interessanti ed efficaci iniziative (a cominciare dai Mondiali antirazzisti) che da anni si svolgono in questo senso, hanno però provato a immaginare qualcosa di diverso: un evento che non sia solo sportivo, ma che, una volta coinvolte la maggior parte di realtà interessate possibili, si accompagni a un confronto tecnico (workshop e tavoli di discussione) a trecentosessanta gradi tra le varie squadre. Un confronto sugli aspetti organizzativi, economici, sulle direzioni che potrà prendere il movimento e le singole squadre con il passare degli anni e (auspichiamo tutti) con il miglioramento dei risultati sportivi, ma anche dal punto di vista tecnico.Un confronto che metta uno di fronte all’altro anche allenatori, preparatori atletici, dirigenti, che parta dalla necessità della condivisione delle pratiche e delle iniziative per cercare di capire le cose buone fatte e quelle da migliorare, sfruttando la messa in rete delle esperienze, positive e negative, altrui.
Per la costruzione di quest’evento, le realtà presenti si sono date appuntamento a sabato 3 gennaio 2016, promettendosi di (ri)provare a coinvolgere le squadre che non hanno voluto o potuto partecipare all’incontro napoletano. La prima assemblea organizzativa si svolgerà a Ostia, per cercare di essere geograficamente più o meno a metà strada tra tutte le realtà, e non troppo distanti da nessuno. A quell’assemblea, le squadre che hanno partecipato all’incontro del Lido Pola, si sono impegnate ad arrivare con delle proposte ben definite per poter partire concretamente, in quella data, con la realizzazione del torneo, e di conseguenza con la possibile costruzione di una federazione nazionale di calcio popolare.