Restaurare un locale di montagna: le priorità

Da Animadamianto

Devo occuparmi, preferibilmente entro la settimana, di restaurare un locale costruito dentro uno chalet di montagna. La prima cosa da fare è, almeno a mio modesto parere, sistemare le finestre. In questo posto infatti gli spifferi la fanno da padroni e gli avventori, soprattutto durante la stagione invernale, scarseggiano. Ho scelto allora per la baita – ristorante delle belle finestrelle in legno ad una sola anta realizzate in rovere lamellato. Questi infissi, le cui guarnizioni sono sicuramente molto più efficienti rispetto a quelle delle vecchie finestre, consentiranno al ristoratore e alla sua clientela di non surgelarsi mentre consumano il pasto o lavorano. Per essere proprio sicuri di risolvere definitivamente il problema del freddo, ho poi ordinato anche una bella stufa. Ho optato per un modello a pellet con inserto estraibile da incassare nella parete. Se adeguatamente valorizzato, questo piccolo calorifero potrà essere utile, ma anche piacevole da vedersi. Del resto dovrò essere io a curare l’estetica del locale e quindi starò bene attenta a fare in modo che tutti gli elementi aggiunti in fase di rinnovo e restauro possano essere al contempo utili ed esteticamente apprezzabili. Punterò molto sui colori caldi, tanto per le pareti quanto per il pavimento e gli arredi in genere. Spero che questo locale possa trarre giovamento dai miei modesti pareri; ho già avuto modo di provare la cucina del ristorante e devo dire che il cuoco ha saputo regalarmi un pasto squisito. E’ davvero un peccato che un locale che potrebbe avere molto più successo pecchi in alcuni dettagli che finiscono per allontanare la clientela!