Una delle più eleganti cisterne d’acqua dell’Umbria si trova a Usigni, piccola frazione del comune di Poggiodomo.
Lassù a mille metri di altitudine, sopra la valle del Tessino, nel 1581 nacque Fausto Poli, divenuto arcivescovo d'Amasia e di Orvieto, cardinale e segretario del fiorentino Maffeo Barberini, Papa Urbano VIII, già vescovo di Spoleto.
Monsignor Fausto Poli, canonico e vicario della chiesa di san Pietro a Roma, fu per la Valnerina, e in particolare per la piccola Usigni, un importante mecenate.
Consigliere del Barberini si adoperò per far costruire una miniera di ferro a Monteleone di Spoleto e realizzare un’efficiente fonderia a Scheggino (dove la tradizione vuole fossero state forgiate le cancellate del Pantheon e di san Pietro), portò a compimento l’impegno per la beatificazione di Rita da Cascia avvenuta nel 1627.
Negli anni della prima metà del Seicento il cardinale beneficiò Usigni, suo paese natale, con importanti opere edilizie all’interno delle mura castellane.
Nella piazza antistante al palazzo di famiglia, fece erigere due gioielli d’arte barocca, unici in tutta la Valnerina: la bella chiesa dedicata a S. Salvatore, il cui progetto fu redatto da Gian Lorenzo Bernini e l’artistica cisterna in pietra.
L’interno della Chiesa, non lontana da Palazzo Poli, conserva nelle cappelle cinque pale d’altare che presentano straordinari dipinti ad affresco, commissionati dal cardinale al pittore Salvi Castellucci di Arezzo, seguace di Pietro da Cortona.
Le ricche suppellettili e il timpano della facciata portano ripetutamente il motivo delle api, simbolo della famiglia Barberini.
Usigni (Poggiodomo) 1000 m. s.l.m.
La cisterna, imponente e limpida nella sua architettura, si trova all’ingresso del paese, subito dopo la porta d’ingresso del castello. La camera idraulica è ospitata in uno spazio che si affaccia sulla vallata sottostante. Il bel parapetto, di forma quadrangolare, nel lato anteriore porta scolpito lo stemma cardinalizio ed è sormontato da una mostra squadrata sorretta da due pilastrini. Lo stemma ha tre monti, due querce e il capo con le insegne di Urbano VIII (tre api entro una ghirlanda).
La cisterna, in quel tempo importante opera di urbanizzazione, fu realizzata da Maestri Lombardi o Comacini, muratori lombardi e scalpellini che si occuparono del rinnovamento architettonico del paese.
Il recente restauro fatto al monumento verrà presentato a Usigni in occasione della festa di san Salvatore, il sei agosto prossimo. Promotori e esecutori del progetto sono stati il comune di Poggiodomo e il Consorzio BIM “Nera-Velino” presieduti da Egildo Spada. Per l’occasione verranno diffuse dal Servizio turistico della Valnerina due nuove pubblicazioni: un depliant sulla cittadella di Usigni e la chiesa di sanSalvatore e un saggio sul cardinale Poli e sui maestri lapicidi a lui contemporanei.
Stemma del Cardinal Fausto Poli, nativo di Usigni (PG).