All'interno del cenote sono stati trovati artefatti e strumenti di pietra, oltre alle ossa umane. "E' molto improbabile che i resti e gli artefatti siano stati buttati nel sinkhole" spiega Guillermo Anda, a capo del team che ha effettuato la scoperta. Gli oggetti ritrovati sarebbero stati deposti nel cenote attraverso una cerimonia volta ad ingraziarsi il favore del dio Maya della pioggia, Chaak.
Le prove dell'esistenza di resti derivanti da sacrifici umani sono state scoperte durante la stagione sul campo 2009-2010 in un cenote vicino a El Castillo, la famosa piramide a gradoni che sta al cuore del sito di Chichén Itzá.
"Crediamo che questa siccità prolungata possa essere stata un fattore importante in quello che chiamano 'collasso della civiltà Maya'", il declino precipitoso e parzialmente misterioso che si verificò attorno al 900 dopo Cristo.
Per scoprire le prove di sacrifici umani, Anda ed il suo team hanno dovuto esplorare sistematicamente 33 caverne e cenote nei pressi di siti archeologici Maya sparsi per tutto lo Yucatan.
"Per arrivare dove sono ora in modo naturale" spiega Anda, "dovrebbero cadere in acqua quando il passaggio è sommerso, fermare la loro traiettoria verso il fondo a circa 3 metri, e poi nuotare orizzontalmente verso la cornice su cui si trovano ora".
Gli artefatti sono stati scoperti sul fondo del cenote, a circa 26 metri di profondità dal livello del terreno a 5 metri dall'attuale superficie dell'acqua.
Tra gli artefatti sono stati trovati recipienti in ceramica, ossa di animali, oggetti in giada, conchiglie e coltelli di pietra, oggetti impiegati in ogni rituale sacrificale. "E' un'altra ragione per credere che questa sia un'offerta funebre".
Pictures: Human Sacrifice Found in Maya City Sinkhole