Restiamo umani. Comunque. Ciao Vittorio

Da Radicalelibero
Un cuore, due mani, un cuore pulsante e una mente ancora funzionante. Due occhi abbastanza profondi per mettere a fuoco l’ingiustizia a portata di mira dei cecchini. Due mani ancora funzionali per accarezzare cuccioli d’uomo figli spersi di un allah minore, e un cuore aritmico che pompa sangue per una mente poco incline all’indifferenza dinnanzi alla tragedia. Sono vivo, ma questo potrebbe essere tranquillamente il video della mia uccisione:


Quando un proitettile (anche di rimbalzo) vi sfiora una tempia, vi assicuro è come riceve una sberla a mano aperta da un peso massimo, qualcosa in grado di mettervi al tappeto. Così due giorni fa, a Khozaa, accompagnando agricoltori palestinesi (noi e loro visibilmente tutti civili disarmati) a lavorare nelle loro legittime terre, ad una distanza di circa 600 metri dal confine snipers israeliani hanno cercato di ammazzarmi. I proiettili hanno colpito a meno di mezzo metro da dove mi trovavo. Uno di questi a meno di centimetri dal mio viso. Qualche giorno prima, nonostante la presenza di internazionali, gli stessi snipers avevano ferito Mohammad al-Buraim, un contadino sordomuto.

Vi prego di prendere visione di questi video e di diffonderli sulla rete.

Parlano chiaro di cosa sia l’assedio israeliano agli occhi di chi non a orecchie per sentire le grida di dolore di questi innocenti quotidianamente macellati “dall’unica democrazia del medioriente”. A chi non a naso per non sentire il tanfo di fascismo dietro le maschere di vittime di chi a Tel Aviv muove questi killer vestiti da soldati verso il massacro di gente indifesa, via terra: http://www.youtube.com/watch?v=9nkcYaqhpng come via mare: http://www.youtube.com/watch?v=tu8lGTPaMzk http://www.youtube.com/watch?v=87NrkNV_owM

http://www.youtube.com/watch?v=yTUYivihoTE

Torneremo presto di nuovo ad accompagnare i contadini palestinesi sui loro campi, coscienti che morire se per alcuni è questione di sopravvivenza, per altri un tiro a segno come per puro svago. restiamo umani. Vik ps. ringrazio tutti coloro, i molti che hanno versato anche un poco per contrubuire al nostro attivismo in difesa dei diritti umani violati sopra queste lande mortificate. Le testimonianze di sostegno e vicinanza sono il nostro stimolo ad andare avanti, nonostante i timori e le minacce di chi ci vorrebbe eliminare. (Il testo risale al 2009 ed è di Vittorio Arrigoni. Adesso il suo blog sarà muto, una stilla di verità silenziosa, ferma al 13 aprile… Per la cronaca: Vittorio, cooperante, giornalista senza titolo e senza titoli – come ogni vero giornalista non ne aveva bisogno, non avendo intenzione di mentire, indi, di farsi difendere dalla chiusa casta dell’Ordine – è stato impiccato. Le forze di Hamas hanno provato a liberarlo, facendo irruzione nel nascondiglio dei salafiti che l’avevano catturato. Due di loro sono stati arrestati. Era già tardi. Vittorio era morto. Tutta la Palestina piange)