1) Ormai gli anni in musica se ne vanno così: tantissime uscite a riempire l’hard disk, con un buon 70% che viene spazzato via da un unico ascolto; nel rimanente 30% ci sono quei 4-5 cd che davvero mi sono piaciuti e che meritano il sacrificio economico, una decina che NON mi sono dispiaciuti e dai quali prendo quelli buoni per riempire la classifica e una restante discreta quantità dai quali prelevare 1-2 canzoni per ingrassare il lettore mp3 dell’auto alla voce VV.AA.
2) Felicitazioni per il nuovo rinascimento musicale italiano, ma personalmente a parte Cristina Donà e Paolo Benvegnù, gli altri pochi dischi ascoltati non hanno superato l’esame. Di certo ce ne saranno molti che avrebbero meritato la necessaria attenzione, ma anche loro pagano la quantità esorbitante di uscite, per cui, per me, diventa fondamentale la ghigliottina usata al primo ascolto dell’album.
3) Anno 2011 nel nome delle donne che si sono distinte con pregevoli dischi: da ricordare in particolare l’esordio pompatissimo di Anna Calvi, ma la ragazza sembra avere le carte in regola per fare qualcosa di importante; il ritorno in splendida forma di Linda Perry, ex 4 Non Blondes, oggi col nome di Deep Dark Robot; non è mancato il cantautorato ‘puro’ nel quale ha detto la sua anche Feist alla quale, però, ho preferito Margreta Irglova, e la conferma di un’artista incredibile qual è, PJ Harvey che continua a sperimentare e a cambiare rotta ad ogni disco così come ha fatto anche in Let England Shake; solo che quando si reinventa in maniera così netta e decisa, finisce col lasciarmi indifferente emotivamente.
Questi, allora, i magnifici 10 (o qualcosa di simile):
Motopony [st]
King of Diamonds
tUNE-Yards - Whokill
My Country
John Shipe - Villain
What Right Do We Have To Fall in Love
Wilco - The Whole Love
Born Alone
The Decemberists - The King is Dead
Down By the Water
Terminati gli acquisti avrei terminato anche di parlarvi dei miei preferiti, ma almeno altri 5 dischi meritevoli di nomina li faccio perché hanno di fatto allietato il mio 2011 musicale.
J. Mascis - Severals Shades of Why
Not Enough
Dan Adriano - Hurricane Season
It's Gonna Rain All Day
The Builders & the Butchers - Dead Reckoning
Lullaby
EMA - Past Life Martyred Saints
Milkman
Timber Timbre - Creep On Creepin' On
Creep on Creepin' In
Ultime riga per ricordare, nel bene e nel male, a un’altra manciata di uscite. Il revival ben riuscito del rock anni ’50 di Jd Mcpherson (Signs & Signifiers) e di Sallie ford & the Sound Outside. La copia carbone degli stones, ovvero The Booze (At Maximum Volume) ma che senza i pregiudizi del caso ve lo potete sparare a palla con estrema goduria, così come gli egregi esordi elettrici di MuteMath (Odd Soul), Say Hi (Um, Uh Oh) ; The Two Koreas (Sience Island); Waters (Out In The Light) e Bull Tieves. Nomi che ho appuntato tra quelli da tenere d’occhio. Da ultimo le piccole delusioni, dopo le grandi aspettative degli album degli Okkervil River e The Black Keys, ai quali, quest’ultimi, preferisco comunque la “solitudine” di Auerbach. È uscito anche The King Of Limbs dei Radiohead. Io continuo a non capirli. Probabilmente la conclamata genialità di Thom Yorke è così elevata per le mie capacità che offusca il mio modo di percepire la musica.
Con questo ultimo inciso vi lascio con una breve playlist di mp3 gratuiti assemblata in fretta e già postati durante i mesi da giugno a dicembre e raccolte in un'unica compilation. Appena posso faccio l'altra da gennaio a maggio e l'aggiungo a questa. Spero vi tengano compagnia in questi ultimi giorni dell'anno.
Bene, se sopravvivo all’ennesima manovra economica (da risparmiatore e narratore) ci sono buone possibilità che ci si risenta nel 2012. Buon 2012 a tutti.