Sono mesi che ormai il centrosinistra(PD, IDV, SEL, Verdi, Radicali) sovrasta nei sondaggi Lega e PDL, ultimamente anche di 7,8 o 10 punti. Anche senza Terzo Polo. Anche continuando ad ignorare la Federazione della Sinistra che pure ha dato la sua disponibilità ad unire i suoi voti al centrosinistra per sconfiggere le destre e che mantiene comunque una sua forza elettorale ed organizzativa.Quanto di più naturale e scontato constatando che ci troviamo nell'occhio del ciclone della crisiepocale del capitalismo con un governo improponibile, il peggiore della storia repubblicana italiana e forse di tutta la storia mondiale delle democrazie liberali. Anzi, tenuto conto del proprio rivale elettorale, il vantaggio del centrosinistra appare fin troppo esiguo. In una situazione come questa, unalogica e razionale tattica politica imporrebbe alle opposizioni di operare perché si vada al più presto ad elezioni anticipate, per la 'presa di profitto' – come si usa dire nel linguaggio borsistico –del vantaggio virtuale descritto nei sondaggi.
Quello che farebbe poi concretamente il centrosinistra (e da questo punto di vista timori e analisi pessimistiche sono più che fondate) esula dal ragionamento che stoprovando ad esporre. Premesso che è tutto da dimostrare che le turbolenze nel PDL e le defezioni/distinguo (spesso assai ambigue)di alcuni parlamentari della maggioranza (con altri, si guardi conattenzione ai radicali di Pannella, pronti a subentrare e/o ad essere comprati) porteranno, almeno in tempi brevi, alle dimissioni del governo, in questo post limito la mia riflessione esclusivamente all'aspetto della contesa elettorale e alla constatazione di come questo sia il momento più propizio per infliggere un colpo mortale a Berlusconi e alla Lega. Con le elezioni appunto. Contrapponendosi ad una coalizione che non è stata in grado di affrontare la crisi che anzi ha contribuito a determinare ed aggravare. Ma la vocazione del centrosinistra (oper meglio dire del PD dalemiano e veltroniano) è quella del suicidio e dello sbagliare i gol a porta vuota (forse perché consente di mantenere tutti i privilegi della carriera politica senza essere obbligati ad assumere faticose responsabilità e doversi porre in conflitto con i poteri forti). L'unica cosa ora auspicabile per i democratici è una nuova legge elettorale che ripristini quantomeno le preferenze ed un nuovo governo che garantisca elezioni regolari e non offra a Berlusconi la possibilità di condurre la campagna elettorale sfruttando il ruolo di Presidente del Consiglio. E invece, imbeccati e sospintidall'ambiguo Napolitano, si offre la disponibilità per un governo disalute pubblica o di emergenza nazionale che, guidato da una personalità tipo Mario Monti, dovrebbe eseguire attraverso una politica liberista i diktat della BCE e della Merkel e di Sarkozy.E cioè privatizzazioni, liberalizzazioni, la prosecuzione dello smantellamento del welfare, la riduzione dei diritti dei lavoratori, il peggioramento dei requisiti per accedere alla pensione e l'entità dei relativi importi. In nome di quale senso di responsabilità, perpetuando in sostanza la politica economica che ha portato il mondo ad una crisi epocale e che non è riuscita in alcunmodo a raggiungere il salvataggio della Grecia?Sarebbe esattamente la ricetta per compiere un doppio miracolo: deludere, scontentare, disorientare la propria base elettorale (quella che ha votato per De Magistris e Pisapia, contro la privatizzazione dell'acqua, che condivide le ragioni degli indignati) e resuscitare Bossi e Berlusconi che avrebbero un anno e passa di tempo, fino al 2013, per cavalcare la protesta contro l'innalzamento dell'imposizione fiscale e l'aggravamento delle condizioni di vita causate dalla difesa dell'euro e dall'Unione europea, facendo dimenticare agli italiani, notoriamente di poca memoria, le proprie colpe e le proprie inadeguatezze. Non facciamo scherzi. Quando cadrà Berlusconi, elezioni subito!
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