Completato nel 2012 il processo di digitalizzazione della tv in Italia, Rete A è diventata una società assolutamente strategica per il futuro del gruppo di Carlo De Benedetti. Ha fatturati in crescita esplosiva (26,6 milioni di euro nel 2012, +40% sul 2011, e nel 2013 i risultati crescono ancora a buoni ritmi), macina finalmente utili (3,9 mln nel 2012) dopo gli investimenti degli anni passati, ha un attivo di quasi 80 milioni di euro (il valore della rete di trasmissione) e collabora con tanti editori, di cui ospita i canali sui suoi due mux: dal gruppo Discovery a De Agostini e Sky. Unico punto debole, la posizione finanziaria netta. Che, a causa dei notevoli investimenti in passato per il processo di digitalizzazione e alla copertura delle croniche perdite di All Music, è arrivata a essere negativa per oltre 50 milioni di euro.
Tuttavia, a parte questo neo, con Rete A il gruppo Espresso crede di poter finalmente guadagnare dei soldi nella tv, dopo tanti anni di perdite cumulate (26,5 milioni di euro tra il 2006 e il 2012, ed è prevedibile un rosso milionario pure nel 2013). Non è un caso che l'a.d. Monica Mondardini abbia avviato proprio attraverso Rete A una trattativa esclusiva con Timb di Telecom Italia per creare un'unica struttura che gestisca insieme i due mux di Rete A e i tre di Timb. Nell'affitto di banda, che rappresenta il 100% dei ricavi di Rete A, ci sono infatti ottime prospettive di business e di utili sulla Penisola.
Decisamente meno strategica l'attività di All Music spa: la produzione di un canale televisivo come Deejay tv, che ha nella raccolta pubblicitaria il 95% dei ricavi, è un business in perdita e senza grandi margini di svolta: nei soli tre esercizi 2010-2011-2012 All Music ha accumulato un rosso di oltre 12 milioni di euro. Con tendenza al peggioramento (5,5 mln di perdite nel 2012), fatturato in calo (11 mln di euro), e rosso previsto pure per il 2013.
Certo, il canale che ha in Deejay chiama Italia il suo programma di punta ha cambiato pelle negli ultimi due anni: a fine 2011 ha messo fine all'accordo con Zodiak Active che produceva la gran parte del palinsesto, ha firmato una intesa biennale con Abc/Disney per pescare nella ricca library della major, ha relegato i videoclip musicali (che pesano meno del 16% sul totale palinsesti) solo nella programmazione notturna. Il tutto per avere i requisiti di rete generalista, necessari a mantenere il vero e unico valore di Deejay tv: il tasto 9 del telecomando. Merce di scambio interessante per molti altri gruppi editoriali (Discovery per Real Time o D-Max, e Sky, per Cielo, su tutti), che, tuttavia, ha perso un po' di valore dopo l'ultima decisione del Consiglio di Stato che ha sostanzialmente rimesso in dubbio i criteri di assegnazione della numerazione Lcn. Nel 2012 All Music ha versato a Rete A circa 5,2 milioni di euro per l'affitto di banda. Ma Rete A ha dovuto ripianare perdite 2012 di All Music per 5,5 milioni. Perciò, un'eventuale cessione di All Music è un'ipotesi che il mercato continua a non scartare. Le incertezze sulla questione Lcn 9 insinuano più di un dubbio nei potenziali acquirenti. Ma, per paradosso, proprio questa situazione di impasse potrebbe dare una accelerata all'eventuale processo di vendita.
Claudio Plazzottaper "Italia Oggi"