Alla luce di alcuni odierni articoli di stampa (cfr. il Sole 24 ore), che tendono a dare credito ed attendibilità ai risultati, ancorché parziali, dell'indagine della Sottocommissione "Esodati" della Commissione Lavoro del Senato svolta tramite questionario online, la Rete dei Comitati ribadisce quanto a voi già trasmesso con il ns. comunicato stampa del 29 aprile u.s. (che ripetiamo sotto ed in allegato sperando vogliate pubblicarlo ad onor di verità ...!)
In detto comunicato venivano puntualmente e dettagliatamente individuati e motivati gli errori di impostazione, organizzazione e comunicazione dell'iniziativa della Sottocommissione Esodati che avrebbero portato palesemente al fallimento della partecipazione ed alla inattendibilità del risultato.
Nello stesso comunicato avevamo denunciato le vere ragioni ed i veri obbiettivi di quella iniziativa: dimostrare, forzando la verità, che gli "esodati" non esistono e chiudere definitivamente la pratica come vorrebbe fare anche qualche esponente dell'attuale governo. La conferma di ciò l'abbiamo avuta quando, invitati prima a collaborare dalla stessa Commissione del Senato a cui abbiamo risposto con lealtà aperti al confronto (come sempre abbiamo fatto con tutti), ci siamo visti ignorati tutti i nostri suggerimenti sul metodo e sul merito dell'iniziativa, senza alcuna risposta da parte della Commissione ai nostri chiari e puntuali rilievi, anzi con il silenzio totale e l'interruzione delle comunicazioni.
Inoltre la Rete dei Comitati avvertiva il "mondo degli esodati", tramite i suoi canali di comunicazione, dell'esito del confronto con la Sottocommissione, che con il suo atteggiamento di chiusura e strumentalizzazione si assumeva la totale responsabilità del fallimento, e dei pericoli connessi a tale iniziativa, senza le correzioni richieste, ma lasciava liberi i singoli sulla propria partecipazione. Falsa quindi l'accusa di boicottaggio della Rete, fatta da qualcuno dei soliti noti, per motivare l'evidente fallimento di un'indagine, benché incomprensibile e strumentale, studiata male e realizzata peggio!
Ma GLI ESODATI NON SALVAGUARDATI ESISTONO ancora e sono certificati ufficialmente dal Ministero del Lavoro in almeno 49.500 (cfr. Interrogazione a risposta in Commissione n. 5-030439 - Commissione XI Camera - seduta del 15 ottobre 2014 ore 14.30)!
Non vi è perciò alcun bisogno di ulteriori manipolazioni da parte dei soliti soggetti, impresentabili e demagogici sull'argomento poiché fin dall'inizio hanno negato ciecamente il riconoscimento del dramma degli esodati e quindi il ripristino del loro Diritto Costituzionale!
49.500 cittadini italiani condannati a stare ancora anni senza reddito e senza pensione, con l'angoscia di andare verso un futuro di indigenza!
Una vergogna dello Stato Italiano e delle Istituzioni tutte!.
In Commissione Lavoro della Camera, sempre attenta e competente invece sul nostro dramma, sta per essere incardinata la proposta di Legge per la VII^ di salvaguardia: chiediamo al Governo ed al Parlamento che tale proposta venga subito avviata alla discussione ed alla approvazione per la definitiva soluzione del dramma.
49.500 cittadini italiani richiedono a gran voce di vedersi ripristinare dal Governo e dal Parlamento quel patto rotto dallo Stato iniziando proprio con l'immediata approvazione di quella citata proposta di legge che restituisca a tutti loro il diritto alla sopravvivenza.
Per la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele