Un decreto con cui non si tutela l’Ambiente ma lo si peggiora, un attività di lucro solo per costruttori di piattaforme e grosse aziende petrolifere e sopprattutto un’operazione che non risolverà affatto i problemi energetici della Puglia e della nazione.
Si è pensato anche di coinvolgere l’altra sponda dell’Adriatico, protagonista inconsapevole di una probabile tragedia ambientale, ovvero Croazia e Montenegro.
Oltre a questo obiettivo, la “rete di associazioni”, tramite una petizione già avviata, si è posta l’obiettivo di promuovere alcune zone dell’Adriatico, patrimonio mondiale dell’Umanità.
Il comitato ha ufficializzato l’ATTO DI COSTITUZIONE così composto:
ATTO DI COSTITUZIONE DELLA “RETE DI ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA E LA VALORIZZAZIONE DEL MARE ADRIATICO E DEL MAR JONIO”
PREMESSA
- Il 7 maggio 2011 si è svolta a Termoli una manifestazione in difesa del Mare Adriatico intorno al problema urgente delle perforazioni petrolifere e delle concessioni alle piattaforme off-shore al largo delle coste pugliesi, molisane e abruzzesi e persino in vicinanza dell’arcipelago e dell’area marina protetta delle isole Tremiti
- la manifestazione ha coinvolto quattro Regioni – Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata – Enti pubblici, Associazioni, Scuole Superiori, liberi cittadini, rappresentanti delle categorie di lavoratori e di imprenditori che investono nell’economia del turismo, della pesca e dei servizi connessi alle risorse primarie del Mare Adriatico
- alla manifestazione ha partecipato il cantautore Lucio Dalla, cittadino onorario delle Isole Tremiti, dichiarando il suo totale dissenso rispetto alle offese, alle umiliazioni e ai rischi che il Mare e la vita delle popolazioni costiere sono costretti a subire e a difendere con tutta l’energia, l’amore per la propria terra e il proprio mare, e con tutti i mezzi democratici e pacifici possibili
- Lucio Dalla ha sottoscritto la Petizione all’UNESCO ‘Adriatico Bene dell’Umanità’ proposta durante la manifestazione con una grande raccolta firme
- a partire da questa grande manifestazione nazionale tutte le associazioni presenti si sono ‘messe in rete’ attraverso i social network e hanno contribuito a diffondere e approfondire il problema delle trivellazioni nel Mare Adriatico
- da questo forte interesse alla collaborazione su temi e problemi comuni di vitale importanza, si è convenuto costituire ufficialmente la prima Rete nazionale Adriatica in difesa del Mare Adriatico e del Mar Jonio.
IL GIORNO 18 GIUGNO 2011 SI COSTITUISCE LA"RETE NAZIONALE DI ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA E LA VALORIZZAZIONE DEL MARE ADRIATICO E DEL MAR JONIO"
NEL PRENDERE ATTO con forte preoccupazione- dell’aggravarsi delle condizioni di degrado in cui versano l’ADRIATICO e lo JONIO, di degenerazione delle risorse ambientali, condizioni che possono essere, secondo autorevoli studiosi, causa vicina e irreversibile di morte biologica, ecologica ed economica del MARE,- del pericolo incombente delle trivellazioni in mare ad opera di societàoff-shore del settore petrolchimico con conseguente distruzione dei fondali, causa di spiaggiamento dei capodogli e con il rischio di esplosioni e sversamenti di greggio in mare,
NEL RISCONTRARE- il crescente interesse da oltre 40 anni per i problemi dell’Adriatico, dello Jonio e del Mediterraneo da parte degli Stati nazionali, espresso in Conferenze internazionali, in Accordi bilaterali, in Azioni legislative e di governo – interesse che tuttavia non è sinora riuscito a tradursi in azioni risolutive nonostante l’opera di Centri ed Istituti di ricerca che tra innumerevoli difficoltà continuano a studiare, monitorare, registrare le condizioni al limite del MARE
LE ASSOCIAZIONI CHE ADERISCONO ALLA RETE CONDIVIDONO E APPROVANO I SEGUENTI OBIETTIVI COMUNI,
le seguenti linee guida e le opportune iniziative atte a definire ed implementare un PROGRAMMA d’AZIONE concreto, incisivo, a lunga gittata per la tutela e la valorizzazione del MARE:
1) METTERE IN ATTO AZIONI DI CONTRASTO ALLE ATTIVITÀ DI RICERCA, PROSPEZIONE E DI ESTRAZIONE DI IDROCARBURIattraverso- manifestazioni, concerti, eventi a carattere nazionale e internazionale contro le trivellazioni petrolifere in mare,- uno staff tecnico in grado di monitorare costantemente la situazione dei permessi di ricerca per idrocarburi, le concessioni, i decreti, ecc. e in grado di impostare e seguire le azioni giuridiche necessarie al fine di allontanare il pericolo delle piattaforme off-shore nel Mare Adriatico, anche al fianco di Enti pubblici e/o privati.
2) METTERE IN ATTO AZIONI CONGIUNTE E CONDIVISE PER LA COMUNICAZIONE E LA DIFFUSIONE DEI PROBLEMI CAUSATI DAL DEGRADO CULTURALE, AMBIENTALE, SOCIALE, ECONOMICO DEL ‘SISTEMA ADRIATICO’attraverso- manifestazioni, concerti, eventi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale,- uno staff operativo per le attività di comunicazione, social network, ufficio stampa, pubbliche relazioni, in grado di seguire l’organizzazione degli eventi e di fare programmazione annuale delle iniziative condivise.
3) METTERE IN ATTO AZIONI CONGIUNTE PER LA RACCOLTA FIRME DELLA PETIZIONE ALL’UNESCO ‘ADRIATICO BENE DELL’UMANITÀ’, VEICOLO DI SENSIBILIZZAZIONE E DI VALORIZZAZIONE SUL PIANO ECONOMICO SOSTENIBILE DEL ‘SISTEMA ADRIATICO’attraverso- stand di rappresentanza per la divulgazione della Rete di Associazioni e per la raccolta firme della Petizione in occasione degli eventi organizzati dalla Rete di associazioni stessa, ma anche in occasione di eventi, concerti e altre manifestazioni organizzate da Enti, associazioni, imprese al di fuori della Rete di associazioni,- diffusione per via telematica della raccolta firme on-line attraverso i social network con il coordinamento dello staff della comunicazione.
4) DELINEARE LE MISURE DA ADOTTARE, IN SEDI LOCALI, NAZIONALI, EUROPEE, IN RELAZIONE ALLA DIFESA E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL MARE E DELLE COSTE,dirette nell’immediato a limitare e sventare i danni irrimediabili dovuti a- mutamenti climatici, ad erosione dei litorali, ai pesi urbanistici sui litorali,ad alterazioni ambientali, ad inquinamenti del MARE, a sfruttamento, impianti e perforazioni petrolifere in mare e su terra ferma, a sversamenti di rifiuti tossici, uso e deposito di materiali radioattivi sui fondali e sulle piattaforme, traffico e scarico di “navi dei veleni”e dirette in futuro allo sviluppo del potenziale delle economie sane del ‘territorio adriatico’ rispetto ai settori- pesca, turismo, servizi, tour operator, trasporti, energie rinnovabili
- CIASCUNA ASSOCIAZIONE, SOTTOSCRIVENDO QUESTA ADESIONE ALLA RETE, RIMANE ASSOLUTAMENTE INDIPENDENTE RISPETTO AL PROPRIO STATUTO E COSTITUZIONE, NONCHÉ RISPETTO ALLE PROPRIE INIZIATIVE E ALLE PROPRIE VOCAZIONI E INDIRIZZI DI PROGRAMMA.
- CIASCUNA ASSOCIAZIONE , SOTTOSCRIVENDO QUESTA ADESIONE ALLA RETE, SI IMPEGNA A DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO IN TERMINI DI ENERGIA, DI COLLABORAZIONE, DI PROPOSTA NELLA DIREZIONE COMUNE E SECONDO LE FINALITÀ E GLI OBIETTIVI PREPOSTI.
- POSSONO ADERIRE ALLA ‘RETE DI ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA E LA VALORIZZAZIONE DEL MARE ADRIATICO E DEL MAR JONIO’ TUTTE LE ASSOCIAZIONI CULTURALI, TUTTE LE ONLUS E LE NO PROFIT, TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ( PESCATORI, BALNEATORI, TOUR OPERATOR, ALBERGATORI, ECC. ECC. ) IN PARTICOLARE QUELLE DELLE REGIONI ADRIATICHE OCCIDENTALI E ORIENTALI E DELLE REGIONI IONICHE. POSSONO ADERIRE ALLA RETE DI ASSOCIAZIONI ANCHE I SINGOLI CITTADINI SENZA ALCUNA DISTINZIONE.
- LA ‘RETE DI ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA E LA VALORIZZAZIONE DEL MARE ADRIATICO E DEL MAR JONIO’ È APARTITICA E NON HA FINI DI LUCRO.
- TUTTE LE ATTIVITÀ DELLA RETE SARANNO PROGRAMMATE, ORGANIZZATE ED ESPLETATE ATTRAVERSO RACCOLTA DI FONDI E DONAZIONI VOLONTARIE DA PARTE DI ENTI PUBBLICI, PRIVATI, ISTITUTI DI CREDITO, BANCHE, FONDAZIONI, AZIENDE E LIBERI CITTADINI.
L’organizzazione interna della ‘Rete di Associazioni per la difesa e la valorizzazione del Mare Adriatico e del Mar Jonio’, la definizione dello Statuto associativo e la nomina del Presidente onorario e dei testimonial della Rete verranno discusse e approvate nelle prossime riunioni degli aderenti alla Rete.
In fedeIl Comitato Promotore della Rete di Associazioni
VOCI CORRELATE E APPROFONDIMENTI- Manifestazione Termoli del 7 Maggio 2011