Una interminabile
strada bianca
da percorrere
e
qualche uomo
che pedala
solitario e svogliato
su una vecchia bici,
sudato e un po’ alticcio.
E donne
tante donne
a piedi
con i loro fardelli
e
bambini ciarlieri
che simulano
lotte
da super-eroi.
Mondo omologato.
E ancora
alberi scheletrici
che pare gridino
aiuto al passante
il quale tira dritto
distratto
o
indifferente
nell'afa del meriggio.
Da noi cellette
tutte uguali
di cemento e mattoni.
con i loro prigionieri
accoccolati all’interno
e
all’apparenza paghi
d’ogni ameno diletto.
Lì gioia.. sofferta
qui fuga dalla vita vera.
Corni di un dilemma
che non si congiungono.
Marianna Micheluzzi
.