Supponendo che una fotografia stampata possa pesare 10 grammi, dal raduno namibiano di Como saremmo tutti tornati a casa con 80 kg di foto a testa. Per fortuna, con l’avvento del digitale, le foto pesano soltanto pochi kilobyte e si possono trasportare comodamente in una minuscola chiavetta usb.
La tecnologia ha facilitato di gran lunga il trasporto, ma non ha fatto niente per ridurre i tempi. Anzi, il gran numero di scatti consentiti dalle macchine digitali ha impedito a diversi avventurieri non solo di “sistemare” le foto, ma anche di selezionarle. Un’impresa titanica per molti e soprattutto per Blabladaniele che si è complicato ulteriormente la vita portando in viaggio la Gopro che ha aggiunto alla sua overdose di immagini anche qualche altra ora di video.
Con tutto il materiale prodotto nei 17 giorni di Namibia si sarebbe potuta organizzare una proiezione lunga l’intera durata del raduno lariano che Squiz e Chiaralan hanno organizzato riunendo, nella loro accolgiente dimora, una buona parte del gruppo di questa estate.
Rifugio Venini 1.576 metri slm
L’organizzazione dei comaschi, invece, ha opportunamente dedicato più tempo a mangiate e gite turistiche piuttosto che alla proiezione dei ricordi, che comunque hanno avuto anche loro un ampio spazio.
In quel ramo del lago di Como che non volge a mezzogiorno gli otto superstiti del Namibia Discovery, oltre che divorarsi l’impossibile, tra cui tutto quello che avevano portato in dono, hanno beneficiato anche di un tour alla scoperta delle meraviglie nascoste del luogo. Grazie alla magistrale guida di Chiaralan, gli ospiti hanno potuto apprezzare chicche, come il palazzo a forma di transatlantico e un altro a quadrati occupato dalla Finanza, che sarebbero sfuggite colpevolmente ai visitatori a digiuno di architettura.
Tra una passeggiata per i vicoli medievali agghindati a festa con tanto di neve olografica e una passeggiata su una scala che non si capiva se era in salita o in discesa… c’è stata anche la giornata dedicata alla montagna.
Una scappatella sul cucuzzolo del Monte Galbiga dove, dopo una piacevole camminata immersi tra scorci panoramici, il rifugio Venini ci ha proposto il meglio della tradizione culinaria locale, pizzoccheri e polenta al brasato!
Una tregiorni intensissima che ha riportato alla luce ricordi del viaggio estivo che rischiavano di andar persi come lacrime nella pioggia ed ha riacceso, prepotentemente, la voglia di nuove avventure anche a quei pochi, a dir la verità, che non hanno ancora prenotato un nuovo viaggetto nell’immediato futuro.
Con i saluti finali e lo scambio delle immancabili foto del raduno si è concluso con pieno successo il primo meeting ufficiale del Namibia Discovery 2015 con la speranza di rivedersi presto da qualche parte o in giro per il mondo.