La notte degli oscar si avvicina. Il 28 febbraio sapremo se Leonardo DiCaprio riuscirà stringere tra le mani l’ambito premio come miglior attore protagonista, anche se non sottovaluterei il talento di Eddie Redmayne, candidato per The Danish Girl nel classico ruolo transgender che tanto piace all’Accademy (vedesi Jared Leto per Dallas Buyers Club).
Se DiCaprio vincerà, molto probabilmente lo dovrà a quell’orso Grizzly che in Revenant – Redivivo gli cambia letteralmente i connotati. Prendendo spunto da questa disavventura ci siamo dunque domandati se quella scena sia plausibile e quali errori comportamentali il personaggio interpretato da DiCaprio può aver commesso per scatenare l’ira dell’orso. Esiste un codice codice di condotta da seguire alla lettera per evitare di essere divorati da un plantigrade di 500 Kg? Prima riguardiamoci la scena DiCaprio Vs Grizzly.
DiCaprio Vs Grizzly
Riconosci al volo la razza
A DiCaprio non deve essere stato troppo difficile identificare la razza, dato che l’america è popolata da tre specie facilmente riconoscibili: l’orso Grizzly, l’orso Nero, l’orso Bianco. Considerando che quest’ultimo abita nelle regioni artiche dell’ Alaska, la scelta era fra solo due colori.
Valuta se l’orso è in attacco o in difesa
Restare lucidi
Ora che conosciamo le reali intenzioni di un orso Grizzly possiamo valutare il comportamento più idoneo da assumere. Nel film DiCaprio fa l’unica cosa possibile, combattere. Se avesse tentato la fuga non avrebbe avuto speranze di sopravvivere, poichè avrebbe innescato l’istinto predatorio dell’orso, per istinto attratto dalla caccia di animali in fuga. Scappare sugli alberi generalmente non aiuta, poiché gli orsi sono abili arrampicatori. Cosa utile sarebbe quella di ridurre l’efficacia dell’attacco ponendo un ostacolo tra voi e l’orso, come una roccia o un tronco. Non fate come DiCaprio, non sparate all’orso. Non riuscireste a ferirlo da una distanza ridotta e inneschereste la sua reazione rabbiosa. L’orso spesso tende prima di un attacco ad elevarsi sulle zampe posteriori per comprendere il da farsi riguardo alla minaccia, ciò significa che non ha ancora cattive intenzioni e potrebbe tranquillamente girare i tacchi e andarsene. In questa circostanza gli esperti consigliano di restare assolutamente fermi, anche se è più facile a dirsi che a farsi.
Fare il morto
Lotta più che puoi
L’orso vi sta leccando le ferite. Sappiate che state per diventare la sua cena e dunque siete chiamati ad affrontarlo. Afferrate qualsiasi cosa che possa infliggergli danno (Armi, pietre, bastoni) e sferrate dei colpi in zone sensibili (muso). Non perdete mai di vista l’orso mentre cercate qualcosa di contundente, il contatto visivo è fondamentale. Evitate i pugni, sono inutili se sferrati male e in zone poco sensibili. Cercate di attaccarlo quando siete in una posizione rialzata (su una roccia) così lo metterete in difficoltà dato che l’orso non riesce a combattere ergendosi in piedi. Mirate a pancia, testa e collo facendo attenzione agli artigli, lunghi fino a 4 pollici.
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Darsi alla fuga
Nell’ipotesi remota e del tutto sbagliata di darsi alla fuga, l’unico atteggiamento corretto da adottare è quello di non scappare a gambe levate, ma di allontanarsi lentamente dall’animale camminando all’indietro per non perdere il contatto visivo e magari pronunciando a voce bassa delle parole che possano calmarlo (e calmarvi).