Continua a essere in programmazione nelle sale italiane e al Massaua Cityplex Revenant. L’ultimo film del regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu è in corsa per ben 12 statuette ai prossimi premi Oscar che verranno assegnati al Dolby Theatre di Los Angeles il 28 febbraio
Revenant era indubbiamente, insieme ad Hateful eight di Tarantino, uno dei titoli più attesi di questa prima parte di 2016. Il vociferare legato all’interpretazione di un Leonardo Di Caprio in odore di Oscar e il successo ottenuto dal regista messicano con la precedente opera Birdman hanno alimentato la curiosità degli spettatori nell’approccio a un film dalla gestazione tribolata che in prima battuta sarebbe dovuto essere diretto dal sud coreano Park Chan Wook e successivamente da John Hillcoat fino al subentro definitivo di Inarritu.
Revenant può essere incasellato all’interno del filone dei “revenge movie”, in cui
il tema centrale è la vendetta. Il protagonista del film è il trapper Hugh Glass (interpretato da Di Caprio) che nella prima metà dell’Ottocento si ritrova a guidare una spedizione di cacciatori di pellicce tra i ghiacci del Nord Dakota. A seguito dell’aggressione da parte di un grizzly, Glass viene affidato in fin di vita allo spietato Fitzgerald (un ottimo Tom Hardy) che interessato esclusivamente alla lauta ricompensa legata alla degna sepoltura di Glass, per tornare all’accampamento il prima possibile lo istiga al suicidio, ma una volta scoperto dal figlio pellerossa di Glass si vedrà costretto a uccidere il giovane pellerossa e ad abbandonare l’agonizzante trapper al suo triste destino. Sopravvissuto miracolosamente Glass tornerà “in vita” per vendicare il figlio barbaramente ucciso.
Dalla sommaria esposizione del soggetto che sta alla base di Revenant ci rendiamo conto di quanto siamo lontani dagli arzigogolati incastri di sceneggiatura dei primi tre film di Inarritu.
<img src="http://retroonline.it/wp-content/uploads/2016/02/4935787886_a746c82157_b-224x300.jpg" alt="Tom Hardy" title="" width="224" height="300"></a> Photo credit: divasss via Foter.com / CC BY</p> <p>In Amores Perros, 21 grammi e Babel, la cosiddetta “trilogia della morte”, il regista messicano si era servito del contributo di Guillermo Arriaga a cui era stata di fatto affidata la scrittura dei tre film. Da Biutiful in poi, a seguito anche della rottura con Arriaga, abbiamo assistito a un cambio di rotta che ha avuto il suo culmine con Birdman, opera impeccabile che predilige la freddezza del virtuosismo tecnico al calore, a volte anche insostenibile, di una scrittura patetica.</p> <p>Revenant, come è stato riportato da più fonti, strizza l’occhio a Malick ed Herzog e soprattutto nei confronti del primo l’accostamento è azzeccato, in virtù anche della condivisione del direttore della fotografia “Chivo” Lubezki già direttore della fotografia di The New World e Tree of Life di Malick.<br /> Lubezki a parte, capace di creare un’ estetica accomunabile a entrambi i registi, Revenant, però non ha molto altro da spartire con la filmografia di Malick tantomeno di Herzog e al netto della performance animalesca e ringhiosa di Di Caprio e di quella impeccabile dello “scalpato” Tom Hardy rimane <strong>un film che lascia nello spettatore un sentimento che ben si abbina alle innevate distese del Grande Nord e che quasi fa rimpiangere gli eccessi di pathos della prima parte di carriera di Inarritu</strong>.<br /> Tutto questo piacerà certamente ai membri dell’Academy che il 28 febbraio assegneranno a Revenant, oltre alla scontato premio per il protagonista Di Caprio, gran parte dei premi tecnici e probabilmente almeno uno dei due premi principali (miglior film e miglior regia) confermando dopo Birdman e prima ancora Gravity, la prevaricazione della forma nei confronti della sostanza.<br /> Retro Online Magazine va al cinema al<a href="http://www.massauacityplex.it/5191/" title="Massaua Cityplex"> Massaua Cityplex</a>.</p> <span>Tags:</span><a href="http://retroonline.it/tag/cineplex-massaua/" rel="tag">Cineplex Massaua</a>,<a href="http://retroonline.it/tag/di-caprio/" rel="tag">di caprio</a>,<a href="http://retroonline.it/tag/leonardo-di-caprio/" rel="tag">Leonardo Di Caprio</a>,<a href="http://retroonline.it/tag/oscar/" rel="tag">oscar</a>,<a 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