Torna Todd Philips, a pochi mesi di distanza dall'uscita della sua altra produzione, il sequel di "The hangover", a maggio, e tenta il bis, dopo l'exploit di "Una notta da leoni", non riuscendo del tutto nell'intento, nonostante un'accoppiata, sulla carta e sullo schermo, fantastica, formata da Robert Downey Jr. e Zach Galifianakis, l'uomo di ferro e il cucciolo con la permanente. Il film è un on-the road di gag più o meno riuscite, con una prima parte più trattenuta (e realistica) che si avvicina all'ineguaglabile modello di "Un biglietto in due" del compianto John Hughes con Steve Martin e John Candy e una seconda che vira sul no-sense fine a sè stesso, un pò banalotto, un pò demenziale, un pò eccessivo. E così, nonostante la vis comica dei due protagonisti, e i cammei adeguati (molto meglio Juliette Lewis e Michelle Monaghan di un imbolsito Jamie Foxx), il film è un corollario di momenti divertenti senza una continuità narrativa compiuta e mancante di un carattere veramente originale. La mano di Philips diventa (ed è un bene) meno forte, e le volgarità diminuiscono, così come viene meno la genialità comica intravista in "Una notte da leoni". Siamo più sui livelli dei prodotti precedenti del regista ("Old School"), con una marcia in più data dal soggetto e dagli attori, oltre che da sequenze girate con attenzione meticolosa (soprattutto se contestualizzate al genere e al tipo di film) e una soundtrack ricca di spunti interessanti, sebbene abusati. Divertente per una serata, ma alla fine rimane ben poco.
Torna Todd Philips, a pochi mesi di distanza dall'uscita della sua altra produzione, il sequel di "The hangover", a maggio, e tenta il bis, dopo l'exploit di "Una notta da leoni", non riuscendo del tutto nell'intento, nonostante un'accoppiata, sulla carta e sullo schermo, fantastica, formata da Robert Downey Jr. e Zach Galifianakis, l'uomo di ferro e il cucciolo con la permanente. Il film è un on-the road di gag più o meno riuscite, con una prima parte più trattenuta (e realistica) che si avvicina all'ineguaglabile modello di "Un biglietto in due" del compianto John Hughes con Steve Martin e John Candy e una seconda che vira sul no-sense fine a sè stesso, un pò banalotto, un pò demenziale, un pò eccessivo. E così, nonostante la vis comica dei due protagonisti, e i cammei adeguati (molto meglio Juliette Lewis e Michelle Monaghan di un imbolsito Jamie Foxx), il film è un corollario di momenti divertenti senza una continuità narrativa compiuta e mancante di un carattere veramente originale. La mano di Philips diventa (ed è un bene) meno forte, e le volgarità diminuiscono, così come viene meno la genialità comica intravista in "Una notte da leoni". Siamo più sui livelli dei prodotti precedenti del regista ("Old School"), con una marcia in più data dal soggetto e dagli attori, oltre che da sequenze girate con attenzione meticolosa (soprattutto se contestualizzate al genere e al tipo di film) e una soundtrack ricca di spunti interessanti, sebbene abusati. Divertente per una serata, ma alla fine rimane ben poco.
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