A due passi dal Museo di Marrakech e dalla Medersa Ben Youssef, nel quartiere di Assouel, uno dei più antichi della Medina, il Riad Golfame apre le sue porte ai viaggiatori del mondo. I proprietari italiani hanno investito tutto il loro talento al servizio di questo piccolo gioiello, creando un oasi di pace dai colori epurati, che contrastano fortemente con l’abbondanza dei colori accesi e vivi che sovrastano i souks. Come in tutte le dimore importanti, le influenze orientali di Asia, India e del Maghreb si rivelano nei differenti aspetti dei luoghi, apportando uno spirito zen rilassante senza snaturare il lato contemporaneo dell’insieme. Sontuosamente arredato, il vasto salone è la zona living per eccellenza, dotato di sette porte finestre che porgono il loro sguardo verso i due patios del Riad. Il primo si sviluppa attorno ad una piscina a sfioro, dotata di due corridoi d’acqua che convergono al suo centro, rifinita in zellij e tadelakt locale. Un grande divano capitonnè in pelle bianca, appoggiato ad una parete di specchi art decò, permette di rilassarsi ammirando il cielo e grandi alberi di cocco e papiri, mentre alla sera sul muro prospicente, scorrono immagini di film d’autore. Il secondo patio possiede una piccola fontana centrale e un vecchio albero di aranci che esce dalla terra, circondato da un pavimento in cemento grigio lucidato. Qui si servono le prime colazioni del risveglio, servite sotto il Bhou (alcova) scolpito nel legno d’olivo e arredato con sedie impagliate locali e tavoli bassi di produzione artigianale. Ai lati del Bhou due tronchi fossili sono posati come due sculture, a ricordare un passato lontano che rivive tra le pieghe di mura medioevali, dando vita ad un effetto di tendenza e minimalista tout court. Tutte le camere sono diversificate, nei colori, nelle scelte degli arredi e dei tessuti. Cinque camere per diversi stili di vita. Tessuti pregiati provenienti da tutto il mondo incrociano oggetti che trasportano in luoghi lontani; cassapanche cinesi, sedie di bamboo laccate indonesiane, portali in legno antico dell’Alto Atlas che si trasformano in testiere per il letto, e ancora quadri dalla Turchia e vasi giapponesi che ripercorrono vie della seta immaginarie e immaginifiche. Nulla è lasciato al caso; la cura dei particolari è maniacale, attenta e originale. Materie nobili fanno da cornice all’arredamento: zellij di Fès a spacco, tadelakt nella più pura tradizione marocchina, legno di cedro per gli intricati moucharabi dellle finestre e dei bow-window, rubinetterie in ottone fabbricate dai maestri artigiani della medina, soffitti in gesso. Un Hammam rivestito in prezioso marmo nero, è a disposizione degli ospiti per una remise en forme completa, avvolti da una atmosfera di pace e serenità che l’insieme del Riad lascia trasparire dai suoi spazi. Quando scende la sera, decine di lampade creano effetti magici regalando splendore allo stupore: lampade cesellate a mano in ottone o in ferro acidato che inseguono con i loro riflessi le fiamme delle candele accese ovunque, per ricreare sfarzi orientali, cieli stellati nel deserto e melanconie arabe. Il Riad Golfame vive nello spirito antico della medina, circondato da piccoli derb che costituiscono l’agglomerato urbano di questa realtà, fragile e rara, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Scorci di vita semplice e fiera attraversano questi vicoli slabbrati dal tempo, queste pietre corrose dai passi; lamenti maghrebini in preghiera solcano l’aria nei pomeriggi africani invasi dal sole, ricordandoci sin dove lo spirito può approdare e la speranza credere. Benvenuti al Riad Golfame, art de vivre allo stato puro, ecletticismo di ricerca e savoir faire Made in Italy.
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