il Post mi piace. Notizie e approfondimenti senza formalismi, tante voci narranti e un’indubbia pluralità di visioni. Una delle cose che amo di più sono le “guide” per chi si è perso qualcosa, ne avevo citata una nel mio post settembrino Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, oggi ve ne propongo due, una utile e una dilettevole, se vogliamo.
A meno che non viviate in un mondo tutto vostro, totalmente privo di comunicazioni con l’esterno, avrete sentito parlare delle ultime rivelazioni di Wikileaks…fermiamoci un attimo, se non avete mai sentito parlare di Wikileaks vi rimando alla pagina di Wikipedia sull’argomento, letta quella tornate qui. Allora, a proposito dell’ultima fuga di notizie, molto si sta dicendo dalle 22.30 – ora italiana – di ieri ma poco forse si sta comprendendo. Innanzitutto perché i documenti pubblicati sono più di 250.000 e coprono un arco di tempo che va dal 1966 al 2010, e poi perché come sempre c’è chi ci ricama sopra e chi è già partito con interpretazioni e dietrologie fantascientifiche. A questo punto per fare un minimo di chiarezza può esservi utile Il “cablegate” Wikileaks: guida minima aggiornata pubblicato oggi dal Post, per l’appunto. Eccone un estratto:
Ieri pomeriggio New York Times, Guardian, Spiegel, Le Monde ed El País hanno pubblicato diversi articoli sul contenuto di rapporti diplomatici statunitensi consegnati loro da Wikileaks. Poche ore dopo il sito di Wikileaks ha cominciato a pubblicare a scaglioni l’intera mole dei documenti: sono 251.287 “embassy cables”, al momento – lunedì mattina – ne sono stati messi online appena 226, in aggiornamento continuo.
[…] Gli “embassy cables” o “diplomatic cables” sono rapporti ufficiali scritti da funzionari e ambasciatori facenti capo al dipartimento di Stato americano, aventi come oggetto le interazioni tra funzionari americani o tra questi e ambasciatori o funzionari di governi stranieri.
[…] I documenti diffusi da Wikileaks coprono un raggio temporale che va dal 1966 ai giorni nostri, ma la maggior parte dei rapporti è relativa a fatti e incontri degli ultimi sei anni. Come hanno sintetizzato in molti, tra ieri e oggi, raccontano il mondo visto con gli occhi della diplomazia americana. […]Continua a leggere